A margine delle letture degli ultimi giorni, vorrei segnalare in ordine sparso:
- il divertente (e condivisibile, va da sé) affondo di Gianni Mura su Ostellino nella rubrica domenicale. Con riferimento ad un pezzo dell'illeggibile editorialista del Corriere su Calciopoli, il grande Gianni scrive: "Se questo pezzo di Ostellino è giornalismo, e non sfogo da tifoso, io suono il piano in un casino.";
- l'Amaca di Serra di sabato sull'imprenditore di Adro che ha pagato di tasca sua la mensa della scuola materna per i bambini morosi. Un piccolo frammento di antropologia culturale italiana;
- l'editoriale di Scalfari di ieri che, tra le tante osservazioni condivisibili, ne ha distillata una preziosa (e definitiva, a mio modesto parere) sulla annosa questione del radicamento territoriale dei partiti, PD in primis: "Il radicamento sul territorio non dipende dal numero dei circoli o delle sezioni. Dipende dalla condivisione della vita dei dirigenti con quella del popolo che li segue. Se quella condivisione non c'è e al suo posto c'è separatezza, il contenitore è una scatola vuota e il gruppo dirigente galleggia appunto nel vuoto. Non è questione di età, di giovani o vecchi, di donne o di uomini, di settentrionali o di meridionali, di colti o meno colti. È questione di creare una comunità e viverla come tale. La dirigenza del Pci era fatta di intellettuali che vivevano come proletari e in mezzo ai proletari. Se non c'è comunità, se non si sa suscitarla, non ci sono partiti ma gusci vuoti in balia della corrente. Anzi delle correnti. Questo è il problema del Pd.";
- le cronache odierne di Marco Mensurati sul GP di F1 disputato ieri in Cina. La descrizione, nei diversi articoli, della psicologia dei piloti e dello scontro delle varie personalità dentro e fuori la pista è stata veramente rimarchevole per acume e qualità di scrittura. E lo scrive un tiepido osservatore delle vicende automobilistiche. Da candidare al PPR+ del mese.
4 commenti:
molto divertente!
Che fine ha fatto il dito nella piaga? Qui si incalzano le sue rendite di posizione
è sparito. stasera gli scrivo. grazie.
A margine delle letture degli ultimi giorni, vorrei segnalare in ordine sparso:
- il divertente (e condivisibile, va da sé) affondo di Gianni Mura su Ostellino nella rubrica domenicale. Con riferimento ad un pezzo dell'illeggibile editorialista del Corriere su Calciopoli, il grande Gianni scrive: "Se questo pezzo di Ostellino è giornalismo, e non sfogo da tifoso, io suono il piano in un casino.";
- l'Amaca di Serra di sabato sull'imprenditore di Adro che ha pagato di tasca sua la mensa della scuola materna per i bambini morosi. Un piccolo frammento di antropologia culturale italiana;
- l'editoriale di Scalfari di ieri che, tra le tante osservazioni condivisibili, ne ha distillata una preziosa (e definitiva, a mio modesto parere) sulla annosa questione del radicamento territoriale dei partiti, PD in primis:
"Il radicamento sul territorio non dipende dal numero dei circoli o delle sezioni. Dipende dalla condivisione della vita dei dirigenti con quella del popolo che li segue. Se quella condivisione non c'è e al suo posto c'è separatezza, il contenitore è una scatola vuota e il gruppo dirigente galleggia appunto nel vuoto. Non è questione di età, di giovani o vecchi, di donne o di uomini, di settentrionali o di meridionali, di colti o meno colti. È questione di creare una comunità e viverla come tale. La dirigenza del Pci era fatta di intellettuali che vivevano come proletari e in mezzo ai proletari. Se non c'è comunità, se non si sa suscitarla, non ci sono partiti ma gusci vuoti in balia della corrente. Anzi delle correnti. Questo è il problema del Pd.";
- le cronache odierne di Marco Mensurati sul GP di F1 disputato ieri in Cina. La descrizione, nei diversi articoli, della psicologia dei piloti e dello scontro delle varie personalità dentro e fuori la pista è stata veramente rimarchevole per acume e qualità di scrittura. E lo scrive un tiepido osservatore delle vicende automobilistiche. Da candidare al PPR+ del mese.
Condivisibilissima l'analisi sulla territorialità di Scalfari.
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