Riccardo Bocca... non fa la vittima, appare pochissimo, e se gli dicono contro qualcosa non rompe gli zebedei con l'"attentato alla libertà di stampa". Ciao, Alessandro
Dei quattro nominati la mia classifica personale è: 1. GATTI: ha i coglioni perché si distingue anche per l'argomento delle sue inchieste che non vertono solamente sul tema "quanto è stronzo berlusconi", ma affrontano una certa vastità di problematiche, dall'immigrazione al lavoro nero. E sa usare anche strumenti meno consueti, come le visure camerali. 2. SANTORO: ha i coglioni perché non è facile resistere al mobbing aziendale. Però è vero che fa un po' troppo la vittima e l'ego smisurato incide a volte sulla qualità del suo lavoro. 3. GILIOLI: abile pescatore di notizie internetiche. 4. TRAVAGLIO: ottima penna, ottima memoria, ottimo archivio, ottimo interprete del diritto penale per carità, ma scrive sempre il solito articolo ricicciato e da anni non fa uno scoop degno di tal nome.
io nominerei anche MILENA GABANELLI e RICCARDO IACONA.
come al solito il giornalista più fornito di zebedei è... una donna :)
Io voto Gabanelli: è l'unica, mi pare, che va sistematicamente a "mettere il culo nelle ortiche", come diciamo dalle nostre parti. E sono le ortiche pungenti di poteri forti, fortissimi... che ben pochi hanno il coraggio di molestare. Fanno fede le numerose querele.
Beh, la lettera della Busi integralmente pubblicata dall'Ansa una certa forza ce l'ha. Anche perchè stiamo parlando di una giornalista del TG 1. Per chi è sempre stato "contro" o dissonante è più facile essere considerato "tosto" (vedi Santoro, che tra l'altro a me personalmente ha un po' tanto stufato da Samarcanda in poi). Una organica al sistema come la Busi che dice basta, senza tanto scaramazzo mi sembra degna di nota. Una schiena dritta è sempre una schiena dritta, anche e soprattutto al TG 1
7 commenti:
Riccardo Bocca... non fa la vittima, appare pochissimo, e se gli dicono contro qualcosa non rompe gli zebedei con l'"attentato alla libertà di stampa".
Ciao,
Alessandro
Dei quattro nominati la mia classifica personale è:
1. GATTI: ha i coglioni perché si distingue anche per l'argomento delle sue inchieste che non vertono solamente sul tema "quanto è stronzo berlusconi", ma affrontano una certa vastità di problematiche, dall'immigrazione al lavoro nero. E sa usare anche strumenti meno consueti, come le visure camerali.
2. SANTORO: ha i coglioni perché non è facile resistere al mobbing aziendale. Però è vero che fa un po' troppo la vittima e l'ego smisurato incide a volte sulla qualità del suo lavoro.
3. GILIOLI: abile pescatore di notizie internetiche.
4. TRAVAGLIO: ottima penna, ottima memoria, ottimo archivio, ottimo interprete del diritto penale per carità, ma scrive sempre il solito articolo ricicciato e da anni non fa uno scoop degno di tal nome.
io nominerei anche MILENA GABANELLI e RICCARDO IACONA.
come al solito il giornalista più fornito di zebedei è... una donna :)
Io voto Gabanelli: è l'unica, mi pare, che va sistematicamente a "mettere il culo nelle ortiche", come diciamo dalle nostre parti. E sono le ortiche pungenti di poteri forti, fortissimi... che ben pochi hanno il coraggio di molestare. Fanno fede le numerose querele.
Mi associo interamente a quanto detto da aghost: Gabanelli.
Beh, la lettera della Busi integralmente pubblicata dall'Ansa una certa forza ce l'ha. Anche perchè stiamo parlando di una giornalista del TG 1. Per chi è sempre stato "contro" o dissonante è più facile essere considerato "tosto" (vedi Santoro, che tra l'altro a me personalmente ha un po' tanto stufato da Samarcanda in poi). Una organica al sistema come la Busi che dice basta, senza tanto scaramazzo mi sembra degna di nota. Una schiena dritta è sempre una schiena dritta, anche e soprattutto al TG 1
quoto kriss. su quasi tutto. ciao.
anzi, su tutto.
Assolutamente Gabanelli e a seguire Gatti. Santoro non si sopporta, Travaglio è nel suo delirio, Gilioli non esiste
Posta un commento