venerdì 28 maggio 2010

La ciliegina sulla torta.

Ieri non è stata una giornata da ricordare per il nostro caro giornale.

Sappiamo tutti cosa è successo, e qui a PPR stiamo ancora cercando di riprenderci.

Ma la ciliegina sulla torta ce l'ha regalata il blog Orientalia, che ci segnala questa cosa inquietante che riguarda Giorgio Bocca.

Dai, risolleviamoci. Domani (oggi) è un altro giorno.

16 commenti:

Orientalia ha detto...

Mi spiace, non avrei voluto, ma.

Barbapapà ha detto...

Non ho capito cosa ci sia di inquietante nella scoperta che Giorgio Bocca, all'età di 18 anni, aveva aderito al Manifesto della Razza. Bocca non ha mai fatto mistero della sua giovanile (e non certo solitaria...) adesione al fascismo.
Conterà più quella fase della sua vita o gli anni da partigiano spesi sulle montagne durante la Guerra e i 60 anni di giornalismo battagliero, a schiena diritta, sempre schierato a sostegno della democrazia, dei diritti civili e delle libertà di ogni genere?

Frank57 ha detto...

@Barbapapà, è inquietante, invece, che Orientalia, abbia avuto come frequentazioni scolastiche chi sottoscrisse quel manifesto. E ostenti questo come una medaglia al valore.

Peppino ha detto...

?????? Bocca non ha solo aderito al Manifesto della Razza, ha scritto anche un pezzo di puro antisemitismo (a 21 anni)

http://www.unitevi.it/showthread.php?t=10359

basta fare un controllino su Internet e spuntano parecchi siti che si sono occupati della faccenda, non è una gran scoperta.
Sulla schiena diritta di Bocca avete la mente confusa, Bocca è stato fascista, antifascista, craxiano, anticraxiano, leghista, antileghista, parla dei meridionali come se fossero una razza inferiore, piantatela di sostenere l'insostenibile, Bocca non ha mai avuto schiena dritta, si è sempre inchinato.

Peppino ha detto...

E per non fare torto a nessuno, dato che si parla di fondatori di Repubblica, come dimenticare i seguenti passaggi tratti da articoli di Eugenio Scalfari?

“Oggi, mentre sembra che Sua Maestà la Massa (come la definì il Duce in un lontano giorno), mascherata da veli più o meno adeguati, tenti di riprendere il suo trono, è necessario riporre l’accento nell’elemento diseguaglianza, che il fascismo ha posto come cardine della sua Dottrina… Soltanto la diseguaglianza può portarci all’aristocrazia” (Eugenio Scalfari, “Aristocrazia”, Roma Fascista, 16 luglio 1942

“Gli imperi moderni quali siamo noi, li concepiamo e sono basati sul cardine ”Razza”, escludendo pertanto l’estensione della cittadinanza da parte dello stato nucleo alle altre genti”. Roma Fascista, 24 settembre 1942

“Un impero del genere è tenuto insieme da un fattore principale e necessario: la volontà di potenza quale elemento di costruzione sociale, la razza quale elemento etnico, sintesi di motivi etici e biologici che determina la superiorità storica dello Stato nucleo e giustifica la sua dichiarata volontà di potenza”. Roma Fascista, 24 settembre 1942

Certe cose non andrebbero sminuite, almeno che non si voglia intendere che certa gente ha il permesso di saltare allegramente da una parte all'altra e non deve renderne conto (nè Bocca nè Scalfari hanno mai espresso pentimento per il loro passato fascista e antisemita)

Barbapapà ha detto...

Ecco, mi chiedevo quando sarebbe arrivato qualcuno a ricordare gli scritti di Scalfari diciottenne.
Complimenti.

Supersoul ha detto...

Rimestare nella merda col cucchiaino...è un'arte sopraffina e certa gente crede in questo modo di dare addosso a persone che hanno il torto (alla loro età veneranda) di criticare il Pirla Supremo.
Simpatici "pierini", ma a voi vi rode di più che alcuni giornalisti anziani ma ancora lucidissimi e combattivi da giovani siano stati vicini al fascismo o che OGGI IL GIORNALISMO SIA PIENO DI SERVI CHE STRISCIANO (alcuni dei quali, anzi molti, provengono dal PSI e perfino dal PCI,a proposito di casacche!)
Queste rivelazioni" mi fanno ridere anche le chiappe.

Frank57 ha detto...

Magico Supersoul! Ineccepibile Barbapapà.

Supersoul ha detto...

...e poi, scusate, ma simpatici amici di Orientalia, perchè non andate a scovare quello che scriveva Giuliano Ferrara ai tempi in cui andava davanti alle fabbriche facendo i picchetti e minacciando coloro che entravano? Dài che ci siamo capiti.

Frank57 ha detto...

@Super, la biografia di Orientalia, è illuminante.

Peppino ha detto...

Ah ah vi date del "bravo" da soli, sembrano quelle riunioni di reduci della RSI. Cicci belli se non siete in grado di accettare che i vostri idoli sono stati (e sono) antisemiti e fascisti fatti vostri, siete voi i Pirla dato che non parliamo di una multa per sosta vietata, parliamo di Aderire a manifesti della Razza e di articoli antisemiti, ma a quanto pare siete solo voi a poter giudicare quando una persona scrive cose che vanno o non vanno bene. Poverini.

Barbapapà ha detto...

Dài, Supersoul! Lo sai bene che in questo paese l'unica conversione apprezzata e pubblicizzata è quella che porta gli ex-comunisti ad abbracciare e servire il magnanimo dio Cavaliere.

Supersoul ha detto...

Peppino rinnovo la sfida. Pubblica gli scritti di Giulianone Comunistone. Che poi ne riparliamo.

PS: interessante sarebbe anche rievocare quando Bondi era sindaco COMUNISTA di Fivizzano. Un mio amico mi ha detto che era anche uno di quelli tosti.

Peppino ha detto...

Supersoul non ho quei testi (ma immagino che basti fare un controllino nell'archivio dell'Unità) che sfida sarebbe? Tu vorresti dire che il passato (passato?) comunista di Ferrara, senza dubbio esempio di trasformismo italico, rende il passato fascista di Bocca (quello che poi si permetteva di votare nei tribunali per fucilare i fascisti, atto al quale mi sarei sottratto se avessi sulla coscienza il fatto di essere stato fascista fino a poco tempo prima) e di Scalfari una barzelletta? Questo vorresti dirmi? Cosa vuoi che me ne freghi a me di Ferrara o di Berlusconi, a me gente come Bocca e Scalfari non piace non perchè sia pro o contro Berlusconi (tanto più che domani fanno sempre in tempo a cambiare di nuovo, come sempre) ma perchè fanno una retorica inutile, in particolare il "partigiano" Bocca. Mi fanno orrore perchè, pur di fare carriera, erano disposti a saltare su qualsiasi carro, avessero vinto i fascisti e i nazisti Bocca e Scalfari sarebbero esattamente dove sono ora, se a voi questa sembra una barzelletta e non provate disgusto per questo comportamento che vi posso dire? Si vede che siete molto più italiani di me oppure che siete degli aspiranti giornalisti.

Esponja88 ha detto...

Non so Bocca, ma Scalfari - con grande onestà intellettuale - ha sempre ammesso il suo passato fascista e ne ha anche parlato diverse volte, in proposito c'è per esempio una lunga intervista rilasciata a Pietrangelo Buttafuoco (che adesso non ho voglia di linkare).
Onestamente mi fanno un po' sorridere queste polemiche sul passato (remoto) di personaggi che poi quel passato lo hanno ampiamente riscattato. E poi all'epoca erano solo ragazzini.

lettore non professionale del tucci ha detto...

non vedo cosa vi sia di strano ad aver avuto una convinzione, in età molto giovanile, e poi essersi resi conto che era sbagliata; posso raccontare del mio babbo, classe 1928, che ovviamente, essendoci nato dentro a regime, sia stato ovviamente imbevuto della sua propaganda; salvo poi, circa all'età di 17 anni, comprendere quanto fossero sbagliate quelle idee e duramente anche lottare per l'affermazione di idee progressiste; cosa c'è di male?

sulla figura del tucci, chiaramente la questione è più complessa, firmò senz'altro il nefando manifesto sulla razza, e per la verità a me pare che nel sito di orientalia non si nascondano affatto le sue responsabilità e anche gli aspetti non nobili delle sue scelte, però è chiaro che il peso specifico dello studioso, specie nella questione dei rapporti con le culture orientali, è molto importante ed è normale che qualcuno se ne occupi (oltre a tutto i suoi libri anche divulgativi sul tibet sono belli e interessanti); certo, è sempre un problema quando si affronta un autore che ha delle "macchie" nella sua biografia e personalmente sarei contrario alla dedicazione della piazzetta, però il problema del rapporto con gli autori rilevanti diciamo sbrigativamente "di destra" non è facilmente liquidabile