martedì 11 maggio 2010

Mura al muro.

Riportiamo questo opinabile commento sulla presenza di Gianni Mura al Giro d'Italia:

Al Giro non tutto compare nelle classifiche ufficiali, che non sono neppure poche. Ci sono imprese che sfuggono all’osservazione dei giudici. Perché questi momenti grandiosi della corsa non passino inosservati, ci siamo qui noi: con sforzo economico e organizzativo non indifferente, assegneremo ogni giorno la nostra maglia speciale, sicuramente non inferiore per importanza e prestigio a quella rosa.
E’ con una certa malinconia che la prima maglia viene consegnata a un mito del giornalismo italiano: Gianni Mura. Da anni inviato e opinionista de “la Repubblica”, uomo di scrittura brillante e raffinata, si aggiudica la prima tappa firmando un capolavoro memorabile: siglato un contratto con la Rai per esprimere commenti al “Processo”, si ritrova seduto su un trono in stile rococò, rubato nottetempo alle trasmissioni per shampiste e zitelle, dove un nugolo di nubili in fregola cerca fittiziamente di conquistare un macho a suon di graffi e di insulti.
Vedere il grande Gianni in quella posizione è quanto di più doloroso possa toccare a chi l’ha sempre venerato come fine scrittore. Forse i geniali creativi Rai credono di fare dell’ironia, nella pratica si rendono autori di un crimine. Ma come Mura si presti a un simile atto di autolesionismo, buttando in vacca il prestigio di una luminosa carriera, resta il vero mistero. Da principe dei cronisti a re dei tronisti. Impresa d’altri tempi, tappa e maglia. Comunicazione ufficiale: i festeggiamenti sono sospesi per eccesso di mestizia.

Cristiano Gatti, "Il Giornale"


(ringraziamo Gabriele per la segnalazione)

3 commenti:

Gabriele ha detto...

Scusa, non perché l'abbia segnalato io (noooo), però secondo me Gatti in questo suo sfogo da ammiratore che si sente tradito qualche ragione ce l'ha.
Qualche, perché la trasmissione è molto interessante, molto più di prima, ricca di contenuti e ospiti prima irraggiungibili, e Mura è bravissimo, molto meglio del previsto quanto a resa tv.
Ma quel trono... E per di più un po' frufru e arabescato... Perché?? A parte che ricorda la De Filippi, i tronisti e tutta quella roba lì, ma che senso ha proprio televisivamente?? Fa sembrare Gianni un trombone sputasentenze!

Enrico Maria Porro ha detto...

gabriele, non ho visto la trasmissione, mi fido di te, da quello che racconti , sembra anche a me una cosa un po' kitsch.

jacopoto ha detto...

ma a nessuno é venuto in mente che proprio perché non sembrasse un trombone sputasentenze lo si é messo su un ridicolo tronetto? Io ci leggo un po' di sana autoironia nel trespolone.