martedì 22 giugno 2010

"Aho? Che famo con la reclame de Cannavaro?"

Succede che su Repubblica di ieri gli inviati in Sudafrica si scaglino violentemente contro capitan Cannavaro reo di aver provocato il gol della Nuova Zelanda e di essere praticamente arrivato alla frutta, se non al dessert.

In particolare un articolo della signora dello sport Emanuela Audisio rivolta come un calzino (azzurro) il capitano della Nazionale (sotto).



E succede anche che nelle stesse pagine sportive debba apparire la pubblicità con testimonial proprio Fabio Cannavaro. Che fare? "Cercate di mettere la pubblicità più in là possibile" sarà stato il suggerimento di qualcuno.

E infatti, sei pagine dopo il pezzo della Audisio, ecco la reclame del gladiatore in pensione.

5 commenti:

Agnese P. ha detto...

Peraltro deformato da Photoshop con un allungamento del busto che fa male agli occhi! Sic transit gloria mundi...

Frank57 ha detto...

E' vero! L'occhio femmninile è implacabile.
Comunque l'Audisio ha scritto benissimo: il dessert, insomma, è servito. Che poi non stupisce, visto che la Juve, in difesa, non è stata irresistibile.
Peccato che si debba quasi sempre assistere in diretta al tramonto dei campioni.
E neppure i pubblicitari si sfregheranno le mani.

Frank57 ha detto...

Feticista Supremo, segnalo la chicca contenuta nel dialogo Mura-Smorto, sul sito. E' in pdf, un'analisi di Brera al Mondiale 1982. Dunque neppure presente nell'archivio di repubblica.it

Enrico Maria Porro ha detto...

Benvenuta Agnese! Grazie per aver scritto. Continua a seguirci e a inviarci i tuoi contributi.

@Frank57: grazie per la segnalazione, appena possibile la recupero e se riesco la pubblico in qualche modo.

Barbapapà ha detto...

Emanuela Audisio sta lavorando, come sempre, benissimo così come è in ottima forma Crosetti, citato opportunamente da Frank in altro post.
Personalmente ritengo uno spreco che la Audisio debba occuparsi di questa mediocre Italia, se si pensa a quante possibilità di racconto offre il mondiale a chi ha talento in abbondanza come lei.

Sull'Italia Repubblica sta dirottando troppi giornalisti. Che senso ha inviare 10 persone (o quante sono) e poi farle convergere in maggioranza a coprire l'Italia in ogni singolo (superfluo) aspetto? Dopo la prima partita c'erano 7 giornalisti a farci il resoconto di quel penoso spettacolo, 6 ieri per l'inverecondo secondo match, oggi 5 per raccontarci la tappa di avvicinamento al prossimo incontro. Da questo punto di vista si sta comportando più ragionevolmente il Corriere che sta impegnando a tempo pieno sull'Italia due soli giornalisi (Costa e Bocci), con Sconcerti per le analisi tecniche e Cazzullo di complemente a fare il consueto (e inutile) colore.

Tra le realizzazioni più vacue della copertura sudafricana di Repubblica annovero invece la rubrica Meta Fisico di Michela Marzano. Totalmente fuori posto e di zero valore aggiunto.
Altro passo, invece, Gabriele Romagnoli con le sue Navi in bottiglia.