giovedì 17 giugno 2010
Contraddire se stessi in un articolo non è facile. Enrico Franceschini c'è riuscito.
Enrico Franceschini, all'inizio del suo pezzone di oggi sul "Globish" cita la battuta più conosciuta del principe Carlo ("Oggi tutto il mondo - gli dissero - parla inglese"; "Not the English - rispose - but the broken English", cioè l'inglese sgrammaticato). Ma la cita sbagliata: all'inizio del pezzo fa infatti dire al principe "Global English", il che, oltretutto, annulla anche la battuta. Poi però ci ripensa e a fine pezzo scrive: "Sempre più gente parla il "broken English" su cui ironizza il principe Carlo". Ma come, non aveva detto "global"? Franceschini, mettiti d'accordo con te stesso. O almeno con il principe Carlo.
Fabio P.
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1 commento:
Ma poi vogliamo sottolineare che è uno di quegli argomenti ever-green che riemergono ciclicamente nelle pagine dei giornali?
Sempre su R2 di oggi nella sezione Aria Fritta era inspiegabilmente di corvè Silvia Fumarola, sobria redattrice degli spettacoli, alle prese con il seguente tema: "Forte e protettivo è dalla voce che si riconosce il maschio ideale".
Di questo preziosissimo articolo vorrei segnalare solo questa piccola gemma: "Dalle origini dell'umanità le voci maschili si sono sempre imposte rispetto a quelle femminili, gli uomini primitivi combattevano per procurarsi il cibo e la terra: dovevano imporsi sul nemico incutendo rispetto e paura, non solo con la forza fisica".
Avete presente quando a scuola dovevamo confrontarci con un tema di cui sapevamo poco e cercavamo disperatamente di allungare il brodo in qualche modo? Ecco.
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