sabato 19 giugno 2010

Evviva!

E' tornato Giuseppe D'Avanzo.

18 commenti:

aghost ha detto...

vedo spuntare un massimo mauro...
http://www.repubblica.it/speciali/mondiali/sudafrica2010/rubriche/visti-dall-ala-mondiali/

figlio di?

Anonimo ha detto...

questa del nepotismo è proprio una fissazione. Deve essere l'ex calciatore che commenta i mondiali su Sky! Proprio una fissa, un po' triste

aghost ha detto...

be', di esempi ce ne sono fin troppi direi... quando si sente il cognome famoso scatta subito il riflesso condizionato :D

Anonimo ha detto...

questa storia che chi non è figlio di un giornalista non puo' diventare un giornalista è comunque patetica. E se un figlio fosse bravo come il padre? Maldini e Mazzola, tanto per restare nel calcio, avranno fatto arrabbiare tanti precisini dell'epoca che però non sapevano giocare come loro. Attenti ai frustrati mediocri che diffondono certe dicerie!

nonunacosaseria ha detto...

non ho capito questa di massimo mauro...

ex parlamentare ds, ex calciatore, classe 1962, cresciuto nel catanzaro e poi all'udinese con zico e alla juventus fine anni ottanta, azzurro under 21, non c'entra una mazza con ezio e già da parecchi anni è pubblicista. aveva cominciato, appena cessata l'attività agonistica, all'unità, pensa te.

Barbapapà ha detto...

Beh, non possiamo incolpare Aghost per la sua idiosincrasia per il calcio che lo ha portato a ignorare la storia di... Massimo Mauro. Nientemeno.

Anch'io mi imbatto, non di rado, in giornalisti con cognomi che richiamano omonimi ben più noti e in quei casi mi chiedo sempre se vi sia un qualche grado di parentela. D'altronde, è naturale che ciò avvenga quando si è di fronte ad una corporazione. Altro che "fissa".

gpp ha detto...

E Giovanna Zucconi non è paretnte di Vittorio. E si vede, per fortuna.

Frank57 ha detto...

"D'altronde, è naturale che ciò avvenga quando si è di fronte ad una corporazione".
Quoto Barbapapà.
Poi se uno è bravo il cognome passa in secondo piano, ma che aiuti non c'è dubbio. Timoty Ormezzano mi pare che sia figlio di Gian Paolo Ormezzano, gradevole giornalista con uno stile personalissimo ed efficace.
Lo stesso Enrico Mentana, figlio di Franco, una delle firme più autorevoli della Gazza (del tempo che fu), ha ormai fatto dimenticare il cognome che porta.
Chi continua?

aghost ha detto...

anche se la smania per il calcio mi sta sulle balle, guardo le partite degli italianuzzi in Sudafrica. Vogliamo dire due parole sul carrozzone degli inviati e compagnia cantante?

Il dopopartita rai è semplicemente abominevole (il "prima" non ho lo stomaco di guardarlo). Bartoletti fa venire il latte all ginocchia, ieri è riuscito a superare sé stesso commentando la partita con la freddura "le palle sono rimaste basse" (sic). Il conduttore (quello pelato e con gli occhialetti rossi) è insopportabile. E che dire della riesumazione del farfugliante Costanzo? Potevano almeno mettergli a posto la dentiera...

Enrico Maria Porro ha detto...

grande aghost.

Frank57 ha detto...

@aghost, reggo pochissimo il "dopo". classico esempio di gionalismo (?) che si vanta di non avere notizie. Ah già, ma si tratta di opinionisti.
Mazzocchi... dire penoso è già elogiarlo.
Non manca di occuparsene Dipo nelle sue ottime "schermaglie" mondiali.
E pensare che la Rai ha svenduto l'esclusiva del Mondiale a Sky, per il costo eccessivo, pagando dazio (una sola partita al giorno e resterà fuori, a meno di modifiche Brasile-Portogallo e altre quattro dei quarti). Evidentemente ciò che ha risparmiato ha pensato bene di utulizzarlo per allestire l'inutile studio in Sudafrica con inutili personaggi (compresa la tappezzeria femminile).
Da Blob apprendo dello scempio notturno della coppia Costanzo-Galeazzi (con tanto di vuvuzela tentata di suonare).

Anonimo ha detto...

quoto.
mon siamo tutti un po' criminali per la nostra parte di canone che va a finanziare certe schifezze? e certe panze?
swam

kriss ha detto...

Per proseguire con i giornalisti figli di ... Di Bella (che è bravo), Tosatti (che era bravo). Insomma non è che tutti i "figli di" devono per forza essere delle capre o incapaci o per forza far altro nella vita rispetto al famoso genitore. Vedi attori come Gassman o la Sandrelli che hanno saputo con tenacia e bravura ritagliarsi un loro spazio autonomo nella professione.
Alle volte essere figli di credo sia pure peggio.

meme ha detto...

Ma quale fissa triste....le redazioni sono stracolme di mediocrissimi figli di. Ne ho le prove. Per non parlare della Rai: uno schifo.

Noi non ci rassegnamo a pensare che l'EREDITARIETà DELLE PROFESSIONI E DEI POSTI DI LAVORO sia una cosa normale.

I TRISTI SIETE VOI, ATTACCATI A UNA CONCEZIONE MEDIEVALE DELLA SOCIETà.

In tutte le redazioni dove sono entrato, tutte tutte, anche quelle piccole, c'era aleno un figlio di.

Se si limitasse ai bravi nessuno se ne accorgerebbe, del fenomeno delle aristocrazie professionali.

E' una tale insulsa banalità affermare che anche un figlio di può essere bravo: ma va!!!
Il fatto è che spesso non è così. E questo comunque non cancella l'ingiustizia della disuguaglianza delle opportunità.

Se giustificate questo schifo vuol dire che siete tutti mediocri figli di che senza aver ereditato la poltrona non sarebbero andati lontano. Altrimenti, con un briciolo di intelligenza, riconoscereste l'esistenza di un problema.

Il fatto è che hanno ingolfato il mondo del giornalismo di medriocri e il fenomeno è macroscopico, anzi: esageratamente enorme. Ecco perché si sbuffa.

Sta di fatto che all'estero il fenomeno è decisamente trascurabile: rifletteteci, prima di sparare cazzate. Perché dire che essere "figlio di" ti complichi la vita è un'emerita cazzata.

@Kriss, visto che hai la faccia tosta di venire a dire simili baggianate, fammi un esempio concreto di figlio di giornalista che ci ha provato e non ci è riuscito.

Barbapapà ha detto...

Ovviamente nessuno vuole criminalizzare i "figli di".
In un settore (non l'unico, va da sé) ove le possibilità di accesso non sono evidentemente uguali per tutti è inevitabile che chi ha il privilegio corporativo dalla sua finisca, volente o nolente e indipendentemente dal talento posseduto, sotto le luci dei riflettori.

Frank57 ha detto...

Giorgio Tosatti è stato monumentale. E non certo per la stazza.

nonunacosaseria ha detto...

@frank57

giorgio tosatti, però, negli ultimi dieci anni di vita non faceva altro che snocciolare statistiche: le sue non erano analisi tecnico-tattiche alla gianni mura, ma considerazioni basate su crudi numeri. alla fine risultava poco interessante un articolo di "il milan negli ultimi sette incontri ha segnato otto gol di cui cinque su calcio piazzato, mentre il foggia ha preso solamente tre gol: quindi, se i pugliesi riusciranno a non commettere falli vicino alla loro area porteranno a casa il punto".

Frank57 ha detto...

@nonuna, è vero ciò che affermi. Si trattava di un'impostazione degli ultimi anni, forse dettata anche dal mezzo utilizzato. In ogni caso anche le statistiche, i numeri occorre saperli utilizzare in un contesto più ampio, anche per suffragare le proprie idee ed offrire una diversa chiave di lettura.
Molto diverso l'approccio del "nostro" Gianni Mura, che in ogni caso preferisco e mi soddisfa in pieno. Anche quando non sono d'accordo. Perchè può capitare.