venerdì 25 giugno 2010

Il ragionamento dev'essere stato questo: "11 derelitti in campo? 11 pagine in apertura".



Io ho trovato incomprensibile la scelta, pur condivisa da tutti i principali quotidiani, di aprire il giornale con la disfatta dell'Italia. Le prime 11 (UNDICI!) pagine del giornale dedicate all'ignominiosa uscita sono un eccesso ridicolo e incomprensibile e il termine “vergogna” andrebbe utilizzato per altre questioni, come ha giustamente scritto Michele Serra nella sua Amaca odierna (prefigurando peraltro il titolo del proprio giornale).

A perfetto coronamento di questo superfluo profluvio di parole quello che spero sia l'ultimo, inutile, fastidioso articolo di Zucconi al Mondiale, il cui incipit da solo vale il PPR-: "Ho sognato di chiudere gli occhi e di nascondere la testa nel grembo della mamma, se l'avessi avuta accanto a me nello stadio, come i bambini al cinema quando la scena si fa troppo spaventosa. Ma questo non era un film, un cartone animato e purtroppo neppure una comica”. A casa anche lui, per cortesia.

Agganciandomi alla domanda di GS (tra i commenti di un post indietro) su quanti inviati rientreranno in Italia, questo pensiero – come scrissi qualche giorno fa – è l’unica consolazione che riesco ad avere: la Rai che deve sbaraccare buona parte di quella abnorme sovrastruttura creata per coprire l’evento e che invece si è rivelata, as usual, qualitativamente modesta rappresentando piuttosto un’ottima occasione per molti per spassarsela allegramente a spese nostre. Più che il dispiacere per la sconfitta italiana, i volti mesti dei giornalisti rispecchiano perfettamente il dolore per la prossima fine della pacchia.

Uscita l’Italia, speriamo che Repubblica ritrovi un equilibrio nelle pagine sportive e dia il giusto spazio ad altri eventi, non meno importanti – vedi Wimbledon, ove Gianni Clerici viene scandalosamente confinato in colonnini risibili.

Barbapapà

Grazie Barbapapà. Però, ad essere precisi, le pagine che Repubblica dedica alla disfatta dell'Italia sono 8 più la prima (al netto delle pubblicità). Il nemico ha dedicato 9 pagine più la prima, la Stampa 8 pagine più la prima. FS

20 commenti:

Frank57 ha detto...

Ragionamento impeccabile. Non fa una grinza. Chissà la riunione di redazione odierna...

Frank57 ha detto...

@Barba, credo gs, si riferisse agli inviati del "nostro", perchè quelli Rai, gli opinionisti sembra si dica così, già neppure dovevano andarci. Segnalo sul "nemico" il video-parere Aldo Grasso.
Per il resto sono d'accordo con te, ma l'orgia calcistica dovevamo aspettacela.

Barbapapà ha detto...

Sì, Frank, il riferimento di GS era chiaro. Ne ho approfittato solo per riproporre un mio vecchio pallino.

Per il Feticista Supremo: il mio giudizio negativo sulla scelta di Repubblica è esteso ovviamente anche a Corsera e Stampa.
A me però interessano solo le scelte che effettua il mio giornale. Il mal comune, in questo caso, non dà mezzo gaudio...

Anonimo ha detto...

Ci scommettete che oggi i cronisti Rai e Sky invece di commentare quello che succederà in campo continueranno a parlare di quello che è successo ieri ?

Enrico Maria Porro ha detto...

@anonimo: non ho dubbi.

Frank57 ha detto...

@Anonimo, nessun allibratore accetterebbe di bancare tale evento.

Massi Feticista D'eccellenza ha detto...

Barbapapà
Il calcio è uno sport talmente intrinseco nella nostra cultura, e la nazionale italiana di calcio è talmente vissuta, amata, odiata, dal nostro popolo che non trovo affatto ridicolo dedicare il titolo di apertura e 11 pagine all'accaduto, che metaforicamente parlao è una piccola tragedia. Non era giusto secondo il tuo ragionamento oierno, nenache dedicare 30 pagine al trionfo di 4 anni fa a Berlino. Per quanto riguarda il termnine vergogna, beh in questo caso il suo peso è rilevante tanto quanto la notizia, cioè voglio dire la parola vergogna riferito al calcio, ha certamente un significato diametralmente opposto alla stessa parola usata in altre situazioni. Diamole insomma la leggerezza che rappresenta.

Barbapapà ha detto...

Massi, non c'è proporzione tra la vittoria (inattesa) di quel Mondiale e l'eliminazione (annunciata) da questo. Dedicarle le prime 11 pagine (ok, due sono pubblicità) è una scelta ridicola, lo ribadisco.
E quando si apre il giornale, non la sezione sportiva, con una notizia del genere usando il termine "vergogna" le si sta dando la medesima dignità che si dà solitamente a fatti ben più gravi.
Calciopoli fu una "vergogna", questa è solo una sconfitta imbarazzante per il nostro calcio. Niente di più.

aghost ha detto...

concordo con barba. 11 pagine dedicate alla nazionale, ma anche 4 o 5, sono una cosa grottesca per un quotidiano che si reputa serio. Allora la gazzetta delle sport quante pagine doveva dedicare all'infausto evento? Magari doveva uscire con due numeri nello stesso giorno? Dai su.

Qui si sta perdendo il senso delle proporzioni.
Neanche per l'11 settembre si è arrivati a tali esagerazioni, e l'attentato in usa era un filino più grave della nostra uscita ai mondiali. O no?

Massi Feticista D'eccellenza ha detto...

Barbapapà
Per te è ridicolo perchè evidentemente non sei tifoso, io ripeto vista la cultura calcisica el nostro paese, e visto il peso che questo sport ha in Italia non ci trovo niente i riicolo. Perchè l'uscita dal mondiale comporta una serie di danni di immagine ed economici, che haimè si ripercuotono sul sistema paese. Certo se ci fosse stata una notizia di maggiore rilevanza allroa sarei stato daccordo con te, ma non mi pare che ieri ci fosse una notizia talmente importante a non poter essere messa in secondo piano. Meglio il calcio per una volta che la solita grottesca politica italiana.
Aghost
Definire addirittrua grottesco mi non esagerato di più, il fatto che a te nonf reghi nulla del calcio non significa che è grottesco se Rapubblica è tutti i maggiori quotidiani nazionali, gli danno n determinato peso. Vai a vedere cosa succede in Inhilterra per una partit persa, e non certo per un'ìeliminazione, vogliamo ire che The Guardian, The Times, The Indipendent etc sono giornali poco seri?

Barbapapà ha detto...

"Perchè l'uscita dal mondiale comporta una serie di danni di immagine ed economici, che ahimè si ripercuotono sul sistema paese.".
Massi, ma stai parlando seriamente o sei ancora sotto choc per l'eliminazione degli azzurri?
Ti risulta che la vittoria nel mondiale del 2006 abbia comportato una spinta poderosa per l'economia italiana o un miglioramento della nostra immagine nel mondo?

aghost ha detto...

A proposito di carrozzoni, in questo caso non calcistici ma giornalistici, ricordo ancora benissimo come lavorava la Rai anni fa.

Quando facevo il cameraman in una grossa tv privata, settore cronaca, la nostra troupe era composta da due persone, massimo tre: cameraman, aiuto cameraman (un tempo il registratore era separato dalla camera e ci voleva un portatore che reggesse una specie di valigia) e infine, ma non sempre, giornalista. Spesso infatti le interviste le facevamo noi.

La troupe Rai: cameraman, aiuto cameraman, fonico, datore luci, giornalista. A volte c'era anche il "direttore della fotografia", cioè un altro cameraman che decideva le inquadrature per il collega. Tutta questa gente faceva in media due servizi al giorno, uno al mattino e uno al pomeriggio. E non immaginatevi chissà che, il più delle volte erano conferenze stampa!

Noi che lavoravamo nella cayenna delle tv private li invidiavamo moltissimo. Una volta un datore luci Rai mi confessò che se durante un servizio si fulminava una lampadina di un faretto, non poteva cambiarla ma doveva tornare in studio e farsela cambiare dal tecnico elettricista!

Noi con la nostra troupe minimale facevamo una media di 5-8 servizi al giorno (era un massacro d'accordo, ma così funzionavano le tv private agli albori). E non parliamo degli stipendi, di cui taccio per decenza.

Ebbene, quando leggo che ai mondiali la spedizione di Sky costa la metà del truppone Rai coprendo però il doppio degli eventi, la cosa non mi meraviglia affatto.

Massi Feticista D'eccellenza ha detto...

Barbapapà
No no parlo seriamente, proprio oggi ho letto non ricordo se su Rep. o sulla Gazzetta dello sport, un articolo su questo argomento. Nel 2006 la spinta non è stata poderosa, però nonostante il fuoco della grande crisi era pronto a scoppiare, e nonostante lo stallo dell'economia italiana, siamo cresciuti quell'anno dell'1,9%. Ti risulta che nell'ultimo decennio il nostro paese abbia fatto di meglio? E poi Tremonti ha detto in questi giorni che la mancata vittoria, costerà al PIL italiano l'1% (la cresciata stimana è dello 0,9%) nel 2010. So che di ca**ate ne dice bizzeffe, ma questa ha un fondamento di verità.

Barbapapà ha detto...

Massi, suppongo che tu ti riferisca all'articolo odierno di Roberto Petrini, che si è soffermato sulla cosiddetta Soccernomics inventata da un olandese.
Petrini tratta la questione con sano e doveroso scetticismo. E' solo un divertissement senza alcun fondamento scientifico o empirico, non a caso Tremonti ha ritenuto opportuno sfruttarlo...

Massi Feticista D'eccellenza ha detto...

Barbapapà
Si parlo di quell'articolo, Petrini dice chiaramente che non è scientificamente provato, però sta di fatto che nell'ultimo decennio ripeto la crescita più sostanziosa l'Italia l'ha avuta nel 2006, sarà un caso?

Barbapapà ha detto...

Non fu un caso, Massi. In estrema sintesi l'Italia riuscì finalmente ad agganciare la ripresa internazionale.

aghost ha detto...

Sempre per il famoso senso delle proporzioni, oggi repubblica titola in prima pagina, come prima notizia, la morte di Pietro Taricone (che a me, preciso, stava molto simpatico pur non avendo mai seguito "grandi fratelli" et similia).

Con tutto il rispetto e il rimpianto, ma prima notizia? Mah

PS: il Corriere di Flebuccio in ritardo e ingessato come al solito, la notizia naviga a mezza pagina e lo da' ancora "gravissimo"

Enrico Maria Porro ha detto...

@aghost: adeso anche il corriere ce l'ha come prima notizia. tu parli del sito ovviamente, giusto?

aghost ha detto...

sì enrico, mi riferisco alle testate on line.

PS: dubito che Repubblica di oggi, o domani, osi aprire la prima pagina con la notizia di Taricone. Se così è, mi chiedo perché sul web adotti una priorità delle notizie diversa da quella sul giornale di carta. Che Repubblica on line si "signorinizzi" (1) progressivamente mi pare piuttosto preoccupante.

(1) Alfonso Signorini, direttore di "Chi" (de che?)

Enrico Maria Porro ha detto...

il neologismo signorinizzi è straordinario