martedì 15 giugno 2010

No. I video-appelli no.

Riportiamo integralmente dal blog Champ's Version:

Dopo i post-it e la pagina bianca, a la Repubblica hanno pensato ad una “originale” iniziativa per protestare contro la cosiddetta legge bavaglio.

Mi immagino la scena in redazione:

Ezio Mauro: “non possiamo mica rifare la solita roba trita e ritrita dell’appello firmato da intellettuali, mondo della cultura e del giornalismo… questa volta se ne accorgono che lo abbiamo già fatto un milione di volte e che firmano sempre gli stessi”.

E un giornalista che si alza e fa: “direttore ho un’idea”

EM: “Sentiamo”.

G: “Facciamo i video-appelli: fa molto 2.0″.

Coro: “Bellissimo”.



G: “E a chi li facciamo girare i video-appelli per evitare che siano sempre gli stessi?”

EM: “Voi pensateci, intanto io lo chiedo a Claudio Amendola, Niccolò Ammaniti, Ambra Angiolini, Francesca Archibugi, Mimmo Calopresti, Carmen Consoli, Paola Cortellesi, Lella Costa, Giancarlo De Cataldo, Dario Fo, Carla Fracci, Monica Guerritore, Margherita Hack, Carlo Lucarelli, Daniele Luchetti, Gad Lerner, Moni Ovadia e Paolo Sorrentino”.


Cari amici di Repubblica in crisi creativa, vi chiedo solo una cosa: risparmiateci i video-appelli dei lettori.

Marco Campione

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