troviamo qualcosa di non già detto vi prego. ho dato una scorsa ai pezzi di rep, era difficile non cadere in banalità, ma tutto lasciava presagire quel che è successo sul campo e sulla carta. Chi ha giocato almeno tra i dilettanti e non proprio solo livello a amatoriale certe cose le vede subito. Il calcio è un gioco collettivo (proprio come dovrebbe essere un giornale) e noi non eravamo un collettivo, tutto qua. Quanti inviati rientrano a casa adesso? gs
troviamo qualcosa di non già detto vi prego. ho dato una scorsa ai pezzi di rep, era difficile non cadere in banalità, ma tutto lasciava presagire quel che è successo sul campo e sulla carta. Chi ha giocato almeno tra i dilettanti e non proprio solo a livello a amatoriale certe cose le vede subito. Il calcio è un gioco collettivo (proprio come dovrebbe essere un giornale) e noi non eravamo un collettivo, tutto qua. Quanti inviati rientrano a casa adesso? gs
Quando due giorni fa ho letto l'intervista a Cannavaro che diceva "Il bello viene adesso" ho immediatamente pensto: queste puzzano di UPF, Ultime Parole Famose. Così è stato.
il post ha fatto la rassegna delle prime pagine dei quotidiani. il miglior titolo, a mio avviso - e non vorrei sconfinare nella partigianeria - è quello del tirreno: "un pianto"
Io ho trovato incomprensibile la scelta, pur condivisa da tutti i principali quotidiani, di aprire il giornale con la disfatta dell'Italia. Le prime 11 (UNDICI!) pagine del giornale dedicate all'ignominiosa uscita sono un eccesso ridicolo e incomprensibile e il termine “vergogna” andrebbe utilizzato per altre questioni, come ha giustamente scritto Michele Serra nella sua Amaca odierna (prefigurando peraltro il titolo del proprio giornale). A perfetto coronamento di questo superfluo profluvio di parole quello che spero sia l'ultimo, inutile, fastidioso articolo di Zucconi al Mondiale, il cui incipit da solo vale il PPR-: "Ho sognato di chiudere gli occhi e di nascondere la testa nel grembo della mamma, se l'avessi avuta accanto a me nello stadio, come i bambini al cinema quando la scena si fa troppo spaventosa. Ma questo non era un film, un cartone animato e purtroppo neppure una comica”. A casa anche lui, per cortesia.
Agganciandomi alla domanda di GS su quanti inviati rientreranno in Italia, questo pensiero – come scrissi qualche giorno fa – è l’unica consolazione che riesco ad avere: la Rai che deve sbaraccare buona parte di quella abnorme sovrastruttura creata per coprire l’evento e che invece si è rivelata, as usual, qualitativamente modesta rappresentando piuttosto un’ottima occasione per molti per spassarsela allegramente a spese nostre. Più che il dispiacere per la sconfitta italiana, i volti mesti dei giornalisti rispecchiano perfettamente il dolore per la prossima fine della pacchia.
Uscita l’Italia, speriamo che Repubblica ritrovi un equilibrio nelle pagine sportive e dia il giusto spazio ad altri eventi, non meno importanti – vedi Wimbledon, ove Gianni Clerici viene scandalosamente confinato in colonnini risibili.
9 commenti:
Bucchi campione del Mondo.
troviamo qualcosa di non già detto vi prego.
ho dato una scorsa ai pezzi di rep, era difficile non cadere in banalità, ma tutto lasciava presagire quel che è successo sul campo e sulla carta. Chi ha giocato almeno tra i dilettanti e non proprio solo livello a amatoriale certe cose le vede subito. Il calcio è un gioco collettivo (proprio come dovrebbe essere un giornale) e noi non eravamo un collettivo, tutto qua. Quanti inviati rientrano a casa adesso?
gs
troviamo qualcosa di non già detto vi prego.
ho dato una scorsa ai pezzi di rep, era difficile non cadere in banalità, ma tutto lasciava presagire quel che è successo sul campo e sulla carta. Chi ha giocato almeno tra i dilettanti e non proprio solo a livello a amatoriale certe cose le vede subito. Il calcio è un gioco collettivo (proprio come dovrebbe essere un giornale) e noi non eravamo un collettivo, tutto qua. Quanti inviati rientrano a casa adesso?
gs
segnalo, en passant, che marione sconcerti e fabrizio bocca hanno titolato nella solita maniera: "peggio della corea"
Quando due giorni fa ho letto l'intervista a Cannavaro che diceva "Il bello viene adesso" ho immediatamente pensto: queste puzzano di UPF, Ultime Parole Famose.
Così è stato.
il post ha fatto la rassegna delle prime pagine dei quotidiani.
il miglior titolo, a mio avviso - e non vorrei sconfinare nella partigianeria - è quello del tirreno: "un pianto"
@nonuna, anche "Mozzarelle AZZURRE" di Tuttosport non è male. Doppia attualità.
Io ho trovato incomprensibile la scelta, pur condivisa da tutti i principali quotidiani, di aprire il giornale con la disfatta dell'Italia. Le prime 11 (UNDICI!) pagine del giornale dedicate all'ignominiosa uscita sono un eccesso ridicolo e incomprensibile e il termine “vergogna” andrebbe utilizzato per altre questioni, come ha giustamente scritto Michele Serra nella sua Amaca odierna (prefigurando peraltro il titolo del proprio giornale).
A perfetto coronamento di questo superfluo profluvio di parole quello che spero sia l'ultimo, inutile, fastidioso articolo di Zucconi al Mondiale, il cui incipit da solo vale il PPR-: "Ho sognato di chiudere gli occhi e di nascondere la testa nel grembo della mamma, se l'avessi avuta accanto a me nello stadio, come i bambini al cinema quando la scena si fa troppo spaventosa. Ma questo non era un film, un cartone animato e purtroppo neppure una comica”. A casa anche lui, per cortesia.
Agganciandomi alla domanda di GS su quanti inviati rientreranno in Italia, questo pensiero – come scrissi qualche giorno fa – è l’unica consolazione che riesco ad avere: la Rai che deve sbaraccare buona parte di quella abnorme sovrastruttura creata per coprire l’evento e che invece si è rivelata, as usual, qualitativamente modesta rappresentando piuttosto un’ottima occasione per molti per spassarsela allegramente a spese nostre. Più che il dispiacere per la sconfitta italiana, i volti mesti dei giornalisti rispecchiano perfettamente il dolore per la prossima fine della pacchia.
Uscita l’Italia, speriamo che Repubblica ritrovi un equilibrio nelle pagine sportive e dia il giusto spazio ad altri eventi, non meno importanti – vedi Wimbledon, ove Gianni Clerici viene scandalosamente confinato in colonnini risibili.
11 pagine???? Mio dio, mi sa che oggi rep non lo compro :(
Ma è demenziale dai...
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