mercoledì 28 luglio 2010

Alexander Blog.



E' con piacere che segnaliamo la nascita di In un altro paese, il blog di Alexander Stille all'interno di Repubblica.it

Questa la presentazione che lo stesso Stille fa del suo blog nel suo primo post del 26 luglio scorso:

"Questo il primo contributo a questo nuovo blog. Sono curioso e molto contento di iniziare un nuovo modo di comunicare con i lettori. In un certo senso, non mi e’ del tutto facile. Sono decisamente una creatura del novecento, un uomo della carta stampata e della galassia Gutenberg, come la descriveva Marshall McLuhan" (prosegue qui).

Il blog di Stille ha avuto da subito un seguito straordinario (sarà la novità?) e il secondo post, dal titolo E' finito Berlusconi ha avuto la bellezza di 184 commenti, di cui ne riportiamo un paio che hanno come tema il nostro amato giornale:

Credo che la forza di Berlusconi sia la totale assenza dell’opposizione dal dibattito politico.Ad esempio oggi su “Repubblica” cioè un giornale non certo berlusconiano, non c’è una dicasi una parola riguardante l’opposizione,sembra proprio che non esista.Questa inconsistenza avvilisce gli elettori di centrosinistra che gradirebbero sentire uno straccio di proposta da parte dei suoi rappresentanti,sembra che l’opposizione la facciano i vari Fini,Bocchino,Granata,mentre Bersani & C. vanno a rimorchio.Con questo centrosinistra,Berlusconi resterà al potere per molto tempo ancora.

wean


Interessante l’osservazione di Wean, sono d’accordo l’opposizione del PD è debole e trova poco spazio sui giornali compresa La Repubbica, anzi possiamo dire che il partito ‘La Repubblica’ sia oggi più potente del PD. Tant’è che spesso in città governate dalla sinistra La Repubblica sta all’opposizione!!
L’informazione è lo strumento principale della politica, certo se poi non ci sono i contenuti…

dulissma

1 commento:

aghost ha detto...

Stille comincia benissimo, mostrando di leggere i commenti e scrivendo un post di risposta. Bene! Speriamo che non sia solo perché è all'inzio e poi si stufi.

Insisterei su un punto, dove scrive "Quando Bersani e’ stato visto su Anno Zero improvisamente la gente ha pensato: caspita, in fondo non e’ poi cosi male."

Questo è il punto cruciale: la gente ha l'impressione che l'opposizione "faccia qualcosa" solo e la vede in tv, o sui giornali. Quindi ritorna il tema di sempre, il controllo dei media! Sveglia! Di li' passa il consenso.

Pollice verso invece, anche se immagino non sia colpa di Stille, per l'obbligo della registrazione per i commenti, tra l'altro una procedura farraginosa
e fastidiosa, dove si pretenderebbe una minuziosa resa dei propri dati personali. Gruppo Espresso, va' a caghèr!