Noi, invece, ce l'abbiamo (a pag. 20).
E' un pezzo di Marco Lodoli che parla di pagelle e del fatto che da settembre saranno elettroniche e non più di carta. In sostanza, saranno delle iPag(elle).
Ecco un passo dell'articolo:
C´era da tremare nell´attesa del proprio turno, le mani sudavano, il cuore batteva a mille come davanti a un tribunale militare. E finalmente avevamo la pagella in mano, e il peggio doveva ancora arrivare. Già, perché bisognava mostrarla ai genitori, reggere quegli sguardi delusi o, peggio, quegli urli forsennati. Certi padri inforcavano gli occhiali, dicevano: «Vediamo un po´ che razza di studente sei», leggevano lentamente quelle due colonnine di voti, scritto e orale, sbuffavano. Era un´agonia.
(Ringraziamo Giorgio Dell'Arti per avere pubblicato il pezzo sul suo blog)
3 commenti:
Ma sono ancora tanti coloro che non hanno accesso a internet. Non sarebbe meglio preoccuparsi prima di costoro?
Frank, fossi in te non mi preoccuperei. Ti ricordo che una delle tre famose I propagandate da Berlusconi come asse portante del programma del governo del 2001 (insieme al "Meno tasse per tutti") era proprio Internet.
Questione di tempo e manterrà anche questa promessa (l'Inglese per tutti è già realtà, l'Impresa è più florida che mai e le tasse sono diminuite come non mai...).
@Barba, hai ragione. Le tre "I" mi erano scivolate via... Forse perchè non si vedono più (ammesso che ci siano mai state anche in luoghi differenti dalla mente di Cesare).
"Affari & Finanza" di lunedì scorso ha demolito a pag. 2 e 3 il famoso manifesto farlocco del meno tasse per tutti, che però colpì l'immaginario popolare. E purtroppo il gioco (perverso) fu fatto e da lì iniziò la tragedia che ancora viviamo.
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