mercoledì 21 luglio 2010
Il nemico e la sindrome del naufrago.
Sto osservando uno strano fenomeno: più la situazione politica diventa incandescente, più si addensano le nubi di una prossima tempesta, e più si rarefanno gli editoriali del nemico.
In questi giorni c’è solo una stringata cronaca dei fatti, ma nessun commento politico o articolessa che faccia capire i pensieri dei vari GdL, Flebuccio, Panealbum, Franco, CerchioBattista, e tutte le altre “teste d’uovo”, e soprattutto la linea editoriale del Corriere di fronte a questo annuncio di Tsunami. Nei giorni scorsi solo un timido articoletto, scritto malvolentieri, dell’Ostellino (peraltro molto benevolo e assolutorio nei confronti del Cesare, che avrebbe l’unico torto di essersi fidato male dei suoi collaboratori).
E’ una mia sensazione, o effettivamente cominciano a percepire la sindrome del naufrago ?
GPP
La foto è di Luca B.
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1 commento:
non sono molto d'accordo con il presupposto iniziale.
se prendiamo l'ultimo mese - 20 giugno/20 luglio - gli articoli di Franco, Battista, Panebianco, Galli della Loggia e Ostellino sono in tutto 50 (fonte: Rassegna stampa camera); l'anno scorso nel solito periodo furono 55.
Quindi, siamo lì con i conti.
Per il resto, il cerchiobottismo corrierista si basa su un'analisi capziosa e cavillosa delle questioni. Sulle vicende dell'ultimo mese o c'era poco da cavillare (vedi Brancher) oppure andavano a toccare forti interessi anche del Corriere (vedi legge bavaglio: non è un caso che gli esimi commentatori si siano barcamenati sul ruolo dei giudici) e quindi gli spazi di manovra erano inferiori. da qui una maggiore tiepidezza... ma stai tranquillo, adda passà a nuttata! a settembre, con la stagione dei meeting, tutto tornerà a posto.
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