lunedì 12 luglio 2010
Le dimissioni di Massimo Bordin da direttore di Radio Radicale.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Caro Pazzo,
mi permetto di segnalarti un fatto di cui sarai sicuramente a conoscenza, ma che non ho trovato sul blog e che, invece, meriterebbe una qualche discussione. Mi riferisco alle dimissioni di Massimo Bordin dalla direzione di Radio Radicale, atto finale (finale?) del trentennale, burrascoso rapporto tra lo stesso Bordin e il suo editore, Giacinto Pannella detto Marco. La vicenda, ripresa da tutti i giornali, decreterebbe l'addio di Bordin al ruolo che da 19 anni ricopre e metterebbe anche in discussione l'altra occupazione che il giornalista svolge a Radio Radicale, la celebre rassegna mattutina "Stampa e regime". Al di là della portata "storica" della notizia e della polemica politico-culturale interna a quell'area, ciò che mi sembra meritevole di dibattito è piuttosto, ancora una volta, il rapporto tra giornalismo e politica, tra libertà giornalistica e sudditanza editoriale, tra autonomia critica e subordinazione al potere. Temi che si ripresentano con forza, ancorché declinati in termini pannelliani. Anzi, proprio per il fatto di non essere incentrati sul filone classico Berlusconi-media, questi temi sembrano ancora più pregnanti e degni di riflessione. A maggior ragione su un blog che si occupa di giornalismo.
Un saluto. Archibald
Qui trovate il video della spettacolare conversazione di ieri pomeriggio tra Pannella e Bordin sul tema dimissioni di quest'ultimo.
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11 commenti:
io non la farei, almeno in questo caso, così tragica. Bordin ha diretto la radio per 19 anni! Sopportare Pannella così a lungo, che gli dava dello "stronzo" in diretta, è un record difficilmente uguagliabile.
Pannella ha sempre avuto potere di vita e di morte sui dirigenti radicali. Personaggi inventati dal nulla e improvvisamente assurti a segretari di partito politico (Capezzone è soltanto l'ultimo di una lunga lista) per poi finire nel dimenticatoio quando al Capo Supremo vanno a noia o hanno dato cenno di voler avere un minimo - ma proprio minimo - di indipendenza. L'unica che si è salvata è stata Emma Bonino.
Bordin era mitologico nella sua conduzione della rassegna stampa. Le sue scaracchiate tra una notiza e l'altra, i colpi di tosse tipici di chi si è appena alzato dal letto e invece di togliersi le cispe dagli occhi o di farsi colazione si fuma una sigaretta senza filtro, restano una delle esperienze indimenticabili di Radio Radicale.
@nonuna: Emma Bonino si è salvata? Non direi: dopo una vita in politica, sostanzialmente come "protesi di Pannella", è sempre stata ai margini. Riguardo il duo Pannella & Bordin, impegnato in fluviali riflessioni radiofoniche sull'universo mondo, era chiamato anche "Duo Bronchenolo" :)
Qui trovate il video della spettacolare conversazione di ieri pomeriggio tra Pannella e Bordin sul tema dimissioni di quest'ultimo:
http://www.ilpost.it/2010/07/12/conversazione-pannella-bordin-dimissioni/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+ilpost+%28Il+Post+-+HP%29&utm_content=FriendFeed+Bot
"Stampa e Regime" è stata creata e condotta per anni da Marco Taradash, il quale, avendo sperimentato le fatiche della stampa, rispetto alle comodità del regime, con l'avvento di berlusconi non chi ha messo molto a sciogliere il dualismo, come Capezzone, Dalla Vedova eccetera, e il 70% dei "liberali radicali" (e mi scusino quei pochi coerenti rimasti).
a me capezzone piaceva e sono rimasto di sale quando ho saputo che passava a forza italia :|
In questo caso non sono i migliori che se ne vanno: penso a cabezon, della vedova, boato, rutelli, vito etc.
Penso con nostalgia a Spadaccia.... chissà che fine ha fatto
SPADACCIA!!!!!!!!!!!!!
che ti piglia? :)
niente, mi hai semplicemente scaraventato indietro di vent'anni o giù di lì...
E quel famoso bavaglio, ante litteram, di Pannella-Bonino?
e ora vogliono rifare "un governo di larghe intese". Ma si può? Il tempo davvero passa invano, siamo sempre nel pantano più schifoso. Poi dice che uno piglia su il mitra...
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