martedì 27 luglio 2010

Ma se la gente d'estate legge di più, che senso ha togliere gli inserti dei quotidiani ad agosto?

Se lo chiede PierLuca Santoro che ha aperto su FriendFeed una interessante discussione sul tema.

7 commenti:

nonunacosaseria ha detto...

i giornalisti vogliono andare pure loro in ferie in estate, ecco perché tolgono gli inserti.

Frank57 ha detto...

In ogni caso è perlomeno curioso che l'inserto "Viaggi" abbia augurato a tutti "Buon ferragosto" chiudendo per ferie. Chi può viaggia in questo periodo...

aghost ha detto...

ma roba da chiodi frank, l'inserto viaggi che chiude l'estate :DDD

E' come se le gelaterie chiudessero a luglio e agosto :)
Una lungimiranza davvero commovente...

Barbapapà ha detto...

Secondo me la redazione di Viaggi è convinta che, grazie all'inserto, i lettori si siano tutti già organizzati le vacanze e quindi non ci sia più bisogno di loro nell'immediato. Da qui il meritato riposo...

Anonimo ha detto...

In realtà è una scelta dell'editore: da anni ormai, gli inserti gratuti in agosto non escono. Si risparmia sulla carta.
Rastignac

Frank57 ha detto...

Per la precisione: "Viaggi" ha salutato il 21/07 dando appuntamento al 15/09. Mi pare una scelta editoriale molto "risparmiosa". Purchè la carta che verrà così risparmiata venga utilizzata bene, rimettendo in campo - per esempio - la stessa perseveranza usata contro la legge-bavaglio per i giornali, anche per l'estensione ai blog del bavaglio medesimo. Perchè sono sorci verdini, per riprendere l'ottima prima pagina de "l'Unità" di ieri.

Barbapapà ha detto...

"Si risparmia sulla carta": il che è come dire che questi inserti non si autofinanziano con la pubblicità che raccolgono.
Non vorrei ragionare in termini economici, caro Rastignac, ma iniziative editoriali in perdita hanno senso solo se assolvono una reale funzione di servizio per i lettori. Se così non è, significa che stiamo distraendo risorse dal cuore dell'attività giornalistica.
E, secondo il mio modesto parere, Viaggi e Salute non servono e, al limite, avrebbero ragion d'essere solo se fossero iniziative economicamente sostenibili.
Come sottolinea Frank, le risorse andrebbero destinate a coprire temi ben più rilevanti (la salute lo è, ma il tema andrebbe affrontato in maniera continuativa sotto un altro aspetto, quello della gestione pubblica, come fa ammirevolmente Mario Pirani nella sua rubrica del lunedì).