Dev'essere andata più o meno così la storia di Marco Mensurati che sabato era al posto giusto nel momento giusto. I feticisti sapranno certamente che Marco Mensurati è un inviato sportivo di Repubblica e che da venerdì si trovava ad Hockenheim per seguire il Gran Premio di Formula Uno, disciplina che segue con successo da un paio d'anni.
Chi meglio di lui poteva prendere al volo la macchina e farsi i circa 300 km (tutti di autostrada come da foto) per andare a Duisburg e raccontarci la strage di ragazzi.
Questo è stato un colpo di genio della redazione sportiva di Repubblica che ha sfruttato in pieno la presenza di Mensurati in Germania per fargli prendere il classico due piccioni con una fava (foto).
Rimane però un mistero il mancato contributo del corrispondente tedesco Andrea Tarquini, forse già in ferie. E' inoltre probabile che sul posto sia già giunto l'inviato del dolore Daniele Mastrogiacomo.
L'idea di Repubblica non è stata seguita dagli altri due principali quotidiani nazionali: il nemico, infatti, non ha mandato nessun inviato sul posto ma si è affidato ad una cronaca del corrispondente berlinese Danilo Taino. Da notare inoltre che il quotidiano di via Solferino aveva ben due inviati ad Hockenheim: Flavio Vanetti e Arianna Ravelli.
Lo stesso discorso vale per La Stampa di Marione Calabresi, che ha fatto raccontare la tragedia dal corrispondente berlinese Alessandro Alviani. Anche il quotidiano torinese aveva due inviati ad Hockenheim: Stefano Macini e Cristiano Chiavegato.
4 commenti:
Si tratta di un eccellente esempio della tempestività di un giornale nella scelta di come agire, battendo la concorrenza. Peccato, naturalmente, che ciò sia accaduto per una vicenda tragica, ma "Repubblica" ha fatto un ottimo lavoro, che sarebbe stato completo e impeccabile, se ci avesse anche fatto l'apertura. In compenso, oltre al contributo di Mensurati sul posto, offriva anche il commento di Assante, sempre in prima pagina.
A dire la verità La Stampa, in passato, ha già compiuto scelte di questo genere. A memoria cito quello di Massimiliano Nerozzi, cronista sportivo, che fu incaricato di seguire la strage del treno di Viareggio. Ricordo anche un pezzo di Marco Ansaldo, altra firma dello sport, che inviato in Estonia per una partita della Nazionale realizzò un articolo su un evento di cronaca (che non ricordo nei dettagli) che era successo nelle vicinanze.
scusate se smorzo gli entusiasmi ma l'aver spostato un inviato che era nei pressi della tragedia mi pare la cosa più logica. Che altro doveva fare un giornale dell'importanza di Repubblica?
Resta da capire piuttosto se il Corriere aveva un inviato a Hockenheim e se anch'egli è partito per Duisburg o è rimasto fermo ai box...
@aghost, l'ho sottolineato, perchè la concorrenza è rimasta ai box, secondo la ricostruzione del Feticista Supremo.
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