giovedì 8 luglio 2010
Oh bama!
Il sasso lo lancia Frank57:
Il "nemico" ha in apertura un'intervista con Obama che sarebbe pure un bel colpo, se non servisse a mettere in secondo piano i manganelli che si sono abbattuti sui terremotati.
Poi interviene Barbapapà:
Notevole effettivamente lo scoop del Corsera, Frank. Chissà quanto hanno rosicato Rampini e Zucconi. O forse la disputa tra le due primedonne su chi dovesse intervistarlo ha impedito a Repubblica di ottenere l'esclusiva...
Certo, potevamo spenderci Aquaro, ne sarebbe venuta fuori un'intervista pop.
Continua Barbapapà:
Superfluo segnalare che Christian Rocca ha goduto perché Obama ha concesso l'intervista al Corriere anziché a Repubblica. Così scrive sul suo blog:
"Gran colpo di Paolo Valentino del Corriere della Sera. Il corrispondente da Washington sta per tornare in Italia, ma in zona Cesarini è riuscito a ottenere un quarto d’ora one-on-one col presidente Obama nello Studio Ovale. Bravo. L’intervista non è un granché (non sono mai un granché queste interviste, servono solo ai giornali a dire «io ce l’ho, voi no»). Però Valentino è riuscito in due imprese: 1) ha intervistato il presidente, ma non in occasione del viaggio in Italia; 2) ha rotto il meccanismo di rotazione tra i grandi giornali, anche se in realtà era stato rotto dallo stesso Obama quando scelse di dare un’intervista ad Avvenire, anziché a Repubblica (Repubblica, alle prese con Naomi e i post-it è alla seconda botta in pochi mesi).
La prima domanda di Valentino era d’obbligo: l’Afghanistan. Non capisco perché come seconda gli abbia chiesto della Turchia (e il Corriere ci ha pure titolato, mah). La terza è la mia preferita: Valentino voleva far dire a Obama W Napolitano, abbasso Berlusconi. Ma Obama ha detto viva Napolitano e super viva Berlusconi."
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1 commento:
Parlare di "scoop" del Corriere riguardo all'intervista a Obama mi pare improprio. Se avesse intervistato Osama Bin Laden sarebbe un conto, ma Obama... Dài su. Il presidente degli Stati Uniti appare in tv ogni giorno e rilascia decine di interviste, quella al Corriere fa parte del mucchio, non mi pare dica nulla di nuovo o dia notizie particolari, né tantomeno esclusive. O "il quarto d'ora con Obama" si deve considerare come i 15 minuti di celebrità profetizzati da Warhol a cui tutti avrebbero diritto, anche i giornalisti del Corriere?
In quest'ultimo caso, chissenefrega!
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