venerdì 16 luglio 2010

Pomi d'ottone e manici di scopa.

Ieri su Repubblica lucidissima analisi di Piero Ottone sulla melmosa situazione del governo Berlusconi.

Ecco un passaggio:

I sociologi dicono che si è aperta l'era del populismo. Pu darsi. Fatto stache datre lustri un uomo governa il paese a modo suo, senza alcun rispetto per le regole. Corruzione? C'era anche prima. Ma si cercava di salvare le apparenze. Adesso siamo al ridicolo. Quell'uomo, sostenuto daunavalanga di voti, dotato di grande potere, è convinto che non ci siano limiti ai suoi desideri e alle sue trovate, ha perso ogni ritegno: leggi fatte su misura per non rendere conto alla giustizia, sfida aperta agli altri poteri dello Stato, e intanto ragazze divita sugli aerei militari, festini come nelle satrapie dell'oriente, fino alla ragazza incontrataper caso e infilatain un convegno di capi di Stato, mentre un tale è fatto ministro, palesemente, solo per sfuggire a un processo. Gli stranieri, adesso, ci guardano increduli. Le leggi, i provvedimenti necessari per fronteggiare le grandi crisi, intanto, languiscono. Ministri senza una guida altercano fra loro.

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