Siamo o non siamo un blog sul giornalismo?
La coscialunga di Luisella su La7
Ho visto il nuovo programma de La7 "In onda", condotto da Luisella Costamagna e Luca Telese. Era ospite Renato Brunetta, come sempre molto efficace in video. Un po' deludenti i due conduttori: di sfolgorante bellezza la Costamagna (già l'amo perdutamente!), che però sembrava un po' impacciata, moscio Telese che di solito è più brillante e meno remissivo. Brunetta è stato abile a imbrigliare i due conduttori in una noiosa e puntigliosa sequela di precisazioni su materie di scarso o nessun interesse. Buona la scenografia, pessima la regia con continue, inutili e fastidiose carrellate, con generosi indugi sulle cosce sotto il tavolo della fascinosa Luisella. A casa sembravamo gli scolari che sbirciano le cosce della professoressa. Io al posto della Costamagna mi incazzerei: ma che sono, 'na velina di Striscialanotizia? Un po' di rispetto cribbio. Programma in definitiva abbastanza noioso, speriamo migliori nelle prossime puntate.
Aghost
2 commenti:
@aghost, vado su La7 dopo la dose giornaliera di UPAS (Un posto al sole), mi è perciò capitato di beccare "In onda" e seguirne le ultime battute. Così nella puntata dell'altra sera.
Sono d'accordo sulla sfolgorante bellezza di Luisella Costamagna (già con Santoro a Samarcanda - se non ricordo male). Notate anche le zoomate sotto la scrivania.
Mi ha piuttosto sorpreso la scarsa reattività alle sciocchezze del mini-stro.
Ieri sera ho cambiato canale mentre il ministro della guerra esaltava la grandeur del papi che in 24 ore aveva risolto il problema. Quale? Le concordate dimissioni del ministro "de nada" Brancher.
Neppure un "ohibò".
Sono in buona compagnia, Anche Aldo Grasso è rimasto deluso :)
---
Costamagna, Telese e il gioco di squadra
Forse, con un ministro che sguscia via come un’anguilla, provoca, e di sé dice «sono troppo intelligente per…», conveniva allearsi, trovare una strategia comune, fare gioco di squadra, e invece. L’esperimento estivo di «In Onda», un talk di approfondimento politico e di varia umanità, è molto interessante perché sia Luisella Costamagna (accidenti, una che è sopravvissuta a Santoro e a Costanzo!) che Luca Telese dimostrano di saperci fare (La7, dal lunedì al venerdì, ore 20,30).
Però, già quell’idea iniziale di salutare il pubblico invertendo le parti (la Costamagna saluta al posto di Telese e viceversa) è roba da antiquariato televisivo, un’inutile finta cortesia. I due sono bravi, appartengono alla stessa area ideologica, ma tendono a primeggiare, l’uno sull’altro e basta, appunto, un personaggio tignosetto come Brunetta per metterli in crisi. Solo il gioco di squadra avrebbe reso possibile una strategia per mettere l’ospite alle corde (visto che era lui a voler mettere alle corde i conduttori), i due però sono andati ognuno per conto suo.
L’unica strategia adottata finora, anche con grande ironia, è l’archetipo favolistico della Bella e la Bestia. Che funziona con interlocutori normali, che accettano di rispondere alle domande. Con Brunetta ha dimostrato i suoi limiti: perché è molto difficile intaccare il «parlar sentenzioso», quel dispositivo retorico che serve anche a mascherare le idee esponendole come verdetti inoppugnabili («governare significa governare senza ipocrisia», prendi, incarta e porta a casa!). È probabile che col passare dei giorni l’intesa migliori, ne siamo certi. Adesso siamo nella fase in cui uno compensa i difetti dell’altro; in futuro ci vorrebbe qualcosa di più. La cosa più interessante è che mentre Rai e Mediaset d’estate tirano i remi in barca, La7 sperimenta. Chi vive di esperimenti e chi di espedienti.
Aldo Grasso – Corriere della Sera
Posta un commento