mercoledì 8 settembre 2010

Un fine calembour.



Questo calambour di Repubblica.it è davvero da primato! C'è dell'ironia, chissà se consapevole.

Saul Stucchi


Update: qualcuno ha spifferato tutto e alle nove del giorno dopo hanno cambiato la frase.

11 commenti:

Gabriele ha detto...

Adesso ne faccio uno io: Saul resterà di Stucchi, perchè si scrive calembour, con la e!

Enrico Maria Porro ha detto...

anche il FS è rimasto di stucco. infatti ha corretto il titolo.

Occam ha detto...

segnalo il pezzo sul porto (di acciaroli) scritto da del porto (dario), oggi a pagina 19 (cfr. qualche giorno fa il post su bruscolini della gazzetta dello sport, pezzo sulla moto costosissima di valentino rossi, se non erro). nomen omen

Barbapapà ha detto...

Potenza di PPR!

Gabriele ha detto...

Il FS ha corretto solo il titolo, lasciando calambour nel testo (aho, quando uno è tignoso è tignoso!)

Enrico Maria Porro ha detto...

attendo ordini da saul. magari lui ci convince tutti che si dice calambour.

Gabriele ha detto...

Se ci convince ci convince di un falso: ho anche guardato sul vocabolario di francese. A meno che calambour non sia un calembour, saremmo al meta-calembour

Frank57 ha detto...

Rapidissimo passaggio.
Ma Fini ieri sera non aveva con sè la Costituzione, come è stato scritto, bensì il regolamento della Camera da cui ha letto l'articolo 8 sulle funzioni del Presidente del consesso.

@Occam, avevo segnalato anch'io la curiosa firma all'imbarazzante pezzo su Valentino Rossi.

Ci s'incrocia ancora.
Buona serata.

Saul Stucchi ha detto...

io onestamente non sapevo come si scrivesse. tant'è che ho guardato su Google. mi ha fregato il fatto che "calambour" restituisce quasi 20 mila risultati, senza peraltro indicare l'errore di grafia, come solitamente avviene (Van Cogh per Van Gogh).
ho verificato sul dizionario di francese: effettivamente "calambour" esiste, ma è un termine botanico. Non ho idea di che cosa significhi. Ma sopravviverò...
:-)

Gabriele ha detto...

Forse è un parente del topinambur :)
comunque è la dimostrazione che di google (e wikipedia, e cose così) è meglio non fidarsi troppo

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie a Gabriele e a Saul per la discussione educata e istruttiva: adesso sappiamo una cosa in più. O almeno io. E credo anche Saul.