Va bene, però vorrei dire: e un bel chi se ne frega dell'11 settembre? Certo, è stato un avvenimento importante, che ha "cambiato la storia". Ma degli Stati Uniti, però. A noi alla fin fine non ha spostato una virgola. Ci siamo sentiti "tutti americani" come ha scritto Ferruccio, ma per cinque minuti, poi basta. Non c'è nessun motivo per il quale si debba ogni anno celebrare (magari dedicando due inutili pagine come ha fatto oggi Repubblica) una tragedia americana. Perchè allora bisognerebbe celebrare anche altre tragedie anche peggiori in giro per il mondo. E non risulta che negli Stati Uniti nessuno si sia mai ricordato della stazione per Bologna, tanto per dirne una. Quindi, per parafrasare Abatantuono in "Mediterraneo", ogni anno c'è l'11 settembre, e poi il 12, il 13...
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Va bene, però vorrei dire: e un bel chi se ne frega dell'11 settembre? Certo, è stato un avvenimento importante, che ha "cambiato la storia". Ma degli Stati Uniti, però. A noi alla fin fine non ha spostato una virgola. Ci siamo sentiti "tutti americani" come ha scritto Ferruccio, ma per cinque minuti, poi basta. Non c'è nessun motivo per il quale si debba ogni anno celebrare (magari dedicando due inutili pagine come ha fatto oggi Repubblica) una tragedia americana. Perchè allora bisognerebbe celebrare anche altre tragedie anche peggiori in giro per il mondo. E non risulta che negli Stati Uniti nessuno si sia mai ricordato della stazione per Bologna, tanto per dirne una. Quindi, per parafrasare Abatantuono in "Mediterraneo", ogni anno c'è l'11 settembre, e poi il 12, il 13...
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