Nella ricostruzione del Viminale sull'operato della nostra polizia restano troppe zone d'ombra. Informati solo martedì della pericolosità dei tifosi, troppo tardi per provvedere. Che significa troppo tardi? In effetti, gli ultras serbi hanno fatto quel che gli pareva, prima in città e poi a Marassi. Va pure detto, senza impancarsi, che di allarme per tifo violento questo giornale ha scritto già lunedì, alla vigilia della partita, rinforzando il concetto martedì. Senza impancarsi perché non occorre un gran lavoro di intelligence, basta un po' di cronaca. Nella notte di lunedì 120 ultras serbi hanno pernottato a Milano in un ostello. I carabinieri, chiamati martedì mattina in seguito a intemperanze dei serbi, sono arrivati che quelli erano già partiti, lasciando scritte eloquenti sui muri. Qualcuno si sarà chiesto che ci facevano 120 ultras serbi a Milano senza partite in programma? Non ne dubito. Ma, per favore, non evochiamo l'emergenza quando emergenza non era.
Dopodichè prende di mira il ministro dell'interno Roberto Maroni approfittandone per demolire la sua idea della Tessera del Tifoso:
Maroni dovrebbe spiegare (ma non lo farà), per la prima volta a livello di gare internazionali, perché si fa di tutto per complicare la vita ai benintenzionati, a quelli che allo stadio ci portano i figli, non i fumogeni e le cesoie, mentre i malintenzionati fanno i loro comodi. Arroganti coi miti e miti con gli arroganti è un giochino che non ha inventato Maroni, ma è pregato di non abusarne, soprattutto è pregato di non spacciare per una panacea quell'aborto di terapia che è la tessera del tifoso. In un paese normale una polizia normale ha già tutti gli strumenti per identificare chi delinque e, semmai, si schedano i cattivi e non i buoni. Qui in Italia i buoni allo stadio ci vanno sempre meno, si ostinano nel sentirsi cittadini e non sudditi, e i cattivi continuano ad andarci, daspo più daspo meno. Sono bastate poche giornate di campionato per capirlo. Con l'eccezione di Maroni, che la vorrebbe su scala europea questa tessera-scarrafone bella solo per papà suo.
4 commenti:
Premessa: considero il calcio un narcotizzante né più né meno dei gratta-e-vinci e di mariadefilippi, ma noto come la foto dello striscione a caratteri runici (leggi: neofascisti) esprima lo stesso concetto della rubrica di mura (voto: 10 e lode).
Straquoto Mura per PPR+. "Cattivi pensieri" monotematici verso un ministro che gode di buona stampa e che Mura ha praticamente distrutto.
Pure io, naturalmente, mi rammarico per il mancato accenno all'assurda morte di Maricica ad opera di "un bravo ragazzo" italiano.
che la tessera del tifoso sia solo una buffonata e un ulteriore modo per estorcere del denaro alle persone che alla fine allo stadio ci vanno solo per vedere una partita con i figli...questo è straovvio..
se i biglietti sono già nominali..e ci vuole un documento d'identità per l'acquisto che senso ha questa tessera del tifoso?
Per il resto "Ivan il terribile" e i suoi fedeli ringraziano lo stato italiano per la pubblicità...e per la benvolenza...visto che basta una lettera di scuse..e dire che "mi piace l'Italia" e tutto passa... Mi chiedo se il "il caloro e tatuato tifoso" avesse inneggiato alla repubblica dei soviet russi..avrebbe ricevuto lo stesso trattamento con i guanti?
Grandissimo, come sempre, Gianni Mura. Da tempo, e con ammirevole costanza, sta seguendo la questione della sicurezza negli stadi e criticando con fermezza le avventate scelte governative in merito.
Verissimo poi quanto scrive Frank sulla nomea positiva che circonda ingiustificatamente Maroni, che purtroppo ha attecchito anche a sinistra. Conosco persone lontanissime dalla destra che di lui parlano bene nonostante sia il vessillifero di una politica intollerante e razzista.
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