martedì 19 ottobre 2010

Mario Calabresi si è fumato la Spinelli.


















Dall'editoriale di Mario Calabresi che annuncia la dipartita di Barbara Spinelli:
Ieri mattina non ho trovato nessuna mail perché Barbara Spinelli non ha scritto, la sua assenza è dovuta alla decisione di cambiare giornale e andare a scrivere in futuro su un altro quotidiano. I nostri rapporti sono sempre stati limpidi, rispettosi e anche affettuosi, così le ho chiesto cosa fosse successo e lei con molta semplicità mi ha risposto che non c’era nessun motivo di rottura ma che aveva «voglia di cominciare una nuova avventura», di cambiare e di misurarsi con nuove sfide. È qualcosa che capisco, avendo cambiato cinque volte testata nella mia vita alla ricerca di nuovi stimoli. Così, quando mi è stato chiaro che la decisione era ormai presa e non c’era modo di trattenerla, le ho fatto un sincero in bocca al lupo per il suo futuro.

17 commenti:

Barbapapà ha detto...

Devo dire che ho molto apprezzato la scelta di Calabresi di comunicare direttamente ai lettori, con un editoriale, la partenza della Spinelli.
Mi pare un esempio di trasparenza, anche se le motivazioni non sono state pienamente esplicitate (si intuisce una divergenza sulla linea editoriale).
Ricordo negli anni Novanta che rinomati professionisti cambiavano casacca giornalistica e il lettore lo scopriva sempre casualmente, a cose fatte.
Certo, la Spinelli era parte integrante della linea editoriale della Stampa e questo ha reso la scelta di comunicarne la partenza ai lettori quasi inevitabile.

Ho anche letto i commenti all'editoriale di Calabresi e li ho trovati mediamente interessanti e, in diversi casi, ben argomentati (a parte un tizio che ha usato lo spazio per dare una sua versione dei fatti di Avetrana).
Una volta tanto posso dare ragione ad Aghost sul tema dei commenti on-line...

Per finire, dovremmo escludere che la Spinelli scriverà le sue analisi di domenica visto che c'è già l'omelia di Scalfari.

aghost ha detto...

A me pare invece che, in molti casi, in questi addii ci sia una buona dose di ipocrisia. Si assite quindi, per salvare le apparenze, la forma, a questi minuetti dove chi parte ringrazia, senza rancor, e l'abbandonato ringrazia a sua volta, bene augurando addirittura. Magari anche pensando ad un accorato, in cuor suo "e che il cielo ti strafulmini". Ma questo non lo può scrivere.

Carmen ha detto...

Mi duole profondamente dirlo ma credo che a Repubblica si stiano preparando, con largo anticipi, al dopo Scalfari. Seppure in buona salute e con una mente lucidissima, il fundador ha pur sempre 86 anni. E la Spinelli è l'unica che potrebbe reggere il confronto.
Vi prego, ditemi che non sono l'unica ad averlo pensato.

Enrico Maria Porro ha detto...

Il fundador si starà toccando gli zebedei...

Occam ha detto...

@ Enrico
Vero, ma credo che Carmen abbia ragione. certo, il fundador sarebbe felice anche in caso di una successione in vita e consensuale

Matteo ha detto...

Mhh, cambierei il link all'"editoriale". Così com'è diventato, sembra una presa in giro autoreferenziale...
(Perma?)link:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=273&ID_articolo=374
(il sistema di URL e il "condividi" de La Stampa stanno su collo scotch)

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie Matteo. Cambio subito il link.

Thomas ha detto...

Credo anch'io, come aghost, che ci siano stati degli screzi dietro le quinte, anche se dopo 25 anni ci può stare la voglia di cambiare aria.

Vecchio Lupo ha detto...

Carmen l'ha detta grossa (la Spinelli è l'unica che potrebbe reggere il confronto con Scalfari), evidentemente è molto giovane e sà poco della Spinelli.
Mario Calabresi è un "signore", gentile e rispettoso dei suoi colleghi e il suo annuncio della dipartita di Barbara lo dimostra.
A mio avviso per La Stampa non è una perdita e per Redpubblica non è un acquisto. L'ho vista all'opera sin dal debutto....
Vechio Lupo

Carmen ha detto...

Ahimè, la giovane età non vale come scusa. Conosco e leggo, non assiduamente, la Spinelli da una decina d'anni e ne apprezzo spesso le posizioni. Si, forse l'ho detta grossa, Repubblica ha già alcuni nomi che possono reggere il confronto, però per la Stampa sì che è una perdita, secondo me.

Barbapapà ha detto...

Giudizio che capisco poco, il tuo, Vecchio Lupo. Puoi precisarlo meglio, se possibile?

Sono convinto che la Stampa abbia subìto una perdita e Repubblica si sia avvantaggiata. Anche se alla fine ci troveremo con un'altra editorialista allineata sulle posizioni di fondo del giornale. Ma è giusto così, su certe questioni, certi valori, certe scelte politiche non si può e non si deve transigere.

Riguardo alla Spinelli come futura sostituta di Scalfari, mi pare un'ipotesi curiosa ma poco credibile.

Vecchio Lupo ha detto...

Carmen, le tue considerazioni sono in un certo senso giuste, visto che leggi e condividi i pezzi della Spinelli. Ma come arriva, Barbara, al testo finale, cioè a quello che tu leggi? E' qui la chiave per capire se per la redazione della Stampa la sua uscita è una perdita o un vantaggio. Solo i redattori che hanno a che fare con lei te lo possono dire.
Io posso raccontarti cone si svolgeva il suo lavoro a Repubblica, tanti anni fa. Dopo la riunione del mattino con Scalfari a volte Barbara proponeva un pezzo di politica estera, dopo aver consultato Pirani (allora suo compagno) che appoggiava l'iniziativa. Verso mmezzogiorno la Spinelli cominciava a lavorare al pezzo, isolandosi spesso nel box del suo capo Giorgio Signorini, dove telefonava e leggeva giornali esteri, soprattutto tedeschi (sua madre era tedesca). Nel pomeriggio affrontava la scrittura. Ma non era un parto facile, perchè assalita da molti dubbi chiedeva di volta in volta ad altri colleghi chiarimenti. Per farla breve, verso le 8 o le 9 di sera il pezzo era pronto, naturalmente dopo averlo letto per telefono a Pirani, la cui esperienza è indiscussa. Erano pezzi che i corrispondenti dall'estero avrebbero potuto scrivere in un paio di ore, ma evitavano di farlo per non intralciare la ragazza. In particolare Piero Benetazzo, corrispondente dalla Germania, era spesso costretto a rinunciare al suo pezzo. Quando la Spinelli lasciò Rapubblica furono tutti contenti.
Per meglio comprendere il personaggio, bisogna sapere che Barbara, molto insicura per natura, si è sempre appoggiata a uopmini più anziani e importanti. Il primo marito è stato Giorgio La Malfa (che la lasciò dopo una vicenda in Usa), poi è stata a lungo compagna di Mario Pirani (tra i fondatori di Repubblica), infine si è accasata con Tomaso Padoa Schioppa (Banca d'Italia, ministro del Tesoro).
Vecchio Lupo

Barbapapà ha detto...

Testimonianza preziosa, Vecchio Lupo.
Però è anche possibile che la giovane Spinelli avesse uno stile lavorativo molto diverso dalla Spinelli editorialista degli ultimi anni. Non è affatto detto cioè che alla Stampa sia stata un peso per la redazione. O no?

Nel tuo ricordo non ho notato alcun riferimento a Scalfari. Da quanto ho letto, le partenze dei suoi giornalisti erano da lui vissute come un tradimento. Non è stato così anche nel caso della Spinelli? E quali erano i loro rapporti, se è lecito domandare? (Se non ricordo male Scalfari ha sempre vantato la sua amicizia con Altiero Spinelli, padre di Barbara)

Vecchio Lupo ha detto...

Quando Barbara lasciò Repubblica a Scalfari dispiacque, perchè lo considerò un tradimento. Ma dal punto di vista della scrittura non credo che la cosa pesasse per il Fondatore. Tra l'altro qualcosa era accaduto nel rapporto di Barbara con Pirani. Poi Scalfari, cinicamente, profetizzò che la Spinelli sarebbe finita in quello che lui chiamava "il cono d'ombra". E così fu per un certo tempo. Finchè la Spinelli non ottenne dalla Stampa il trattamento di favore cui era abituata, attraverso i soliti buoni uffici.
Vecchio Lupo

Barbapapà ha detto...

Grazie Vecchio Lupo.

Frank57 ha detto...

Arrivo tardi, purtroppo, per aggiungere altre considerazioni, ma non tardi per ringraziare Vecchio Lupo, per la sua preziosa testimonianza che già, in altre circostanze, è stata molto utile per conoscere e capire le dinamiche interne del giornale.

Willyco ha detto...

Non riesco a capire se avete mai letto uno dei pezzi migliori di Barbara Spinelli. E' semplicemente un altro pianeta. Bravissimi tanti altri giornalisti, ma è sempre un altro pianeta.