Secondo l’editoriale di Giampaolo Pansa su Libero di ieri, i brigatisti che nel 1977 uccisero il vicedirettore de La Stampa Carlo Casalegno sarebbero «
i progenitori di quelli che adesso hanno costituito su Facebook il gruppo “Uccidiamo Belpietro”». L’identità viene ribadita poche righe più sotto: «Se all’epoca di Carlo ci fosse già stato Internet,
di sicuro sarebbe nato su Facebook il gruppo “Uccidiamo Casalegno”». Anche se lo stessso Pansa aggiunge: «Ma i killer brigatisti non ne avevano bisogno e lo accopparono lo stesso».
Da Il Nichilista.
7 commenti:
BEVUTO IL CERVELLO. punto.
Un altro che è andato in aceto...
Qualcuno lo fermi, per il suo bene
Sembra quasi che Pansa stia augurandosi che succeda qualcosa di brutto solo per poter dire "ve l'avevo detto!" e per attaccare i "cattivi maestri". Di sinistra, ovviamente.
Un crepuscolo veramente malinconico.
Su Avvenire di oggi Prodi fratello nega di essere stato fascista, come Pansa aveva scritto in un momento di sconforto seduto alla sedia a dondolo con copertina sulle gambe, cionondimeno carico come sempre di immotivato livore
Bellissima l'immagine di Nonno Pansa Libero descritta da Occam! Grande!
@barba
Ottima anche la tua analisi sulla deriva del Pansa...
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