La piena libertà di chi non la pensa come noi coincide con la nostra libertà di criticarlo, e di mettere in campo idee opposte. Non vogliamo tornare a vivere in un Paese in cui un giornalista debba aver paura per sé o per la propria famiglia quando accende il computer per scrivere ciò che pensa e difendere ciò in cui crede.
Dal fondo apparso ieri sulla prima pagina di Repubblica.
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