mercoledì 20 ottobre 2010

Sondaggione: votate gli articoli PPR+ e PPR- di settembre.

Ecco gli articoli da votare per le due categorie, in rigoroso ordine cronologico.
Vi ricordiamo che si vota sempre qui a destra sotto alla foto della  gamba tatuata.
Buona lettura e buon voto!










Michele Serra, tra le tante menzioni ricevute si segnalano L’Amaca del 9 settembre, con l’esilarante ritratto del direttorissimo Minzolini (“Si fa riprendere in uno studiolo plumbeo come quelli di certi vecchi zii notai o avvocati in pensione, con enormi libri rilegati che incombono alle spalle.”),  e quella del 29 settembre, in cui ripropone l’illuminante gioco delle 5 notizie vere (ma solo in un Paese come il nostro) ed una falsa. “Geniale come sempre. Fa un certo effetto leggerle tutte di fila, sgranate come un rosario del malaffare. Amen.” (kriss). “Michele Serra al meglio. Sarà che quando gli anni passano si migliora?” (Frank57).

Jenner Meletti, reportage del 12 settembre Nel paese che fa le valigie “, ovvero da Riesi (Cl) il paese con la più alta percentuale di emigranti, il triplo che nel resto del Mezzogiorno, che in estate a migliaia tornano a casa e, dopo la festa della Madonna della Catena di metà settembre, rifanno le valigie e ripartono verso il Nord, l’America, l’Europa. Fino ad un nuovo ritorno nella prossima estate. Uno sguardo originale e malinconico su un mondo che sta sparendo. ”(…) da PPR+ per la curiosità, in primo luogo e per la precisione del racconto, poi, arricchito da foto come permette l’edizione domenicale.” (Frank57).

Francesco Merlo, commento del 14 settembre Il cambio d'abito dell'ultima ora. Il tema del trasformismo passato sotto la lente di ingrandimento di Merlo che analizza, con il suo stile brillante venato di sarcasmo, alcuni dei protagonisti dell’attuale, mesto quadro politico. Strepitoso il ritratto di Nucara: “(…) che finalmente va e viene da Palazzo Chigi e da Palazzo Grazioli, era già alloggiato con Berlusconi, ma solo adesso ha smesso la vita grama che gli toccava quando il governo era solido. Il suo compito storico era infatti quello di trascinare malinconicamente ai margini del centrodestra l'identità polverosa del Partito Repubblicano.”

Natalia Aspesi, commento del 16 settembre La donna dell’onorevole. Disincantata, colta e ironica come sempre, la Aspesi si interroga sul problematico rapporto tra politici e sesso femminile. Folgorante l’inizio: “È vero: non hanno tempo; han mogli che li tengono d' occhio; sono quasi sempre bruttini o bruttissimi; ce ne è che sono anche alquanto impacciati; poi non sempre la sposa legittima ha voglia di frustarli, oppure coglie l'occasione per farlo però con troppa foga. Ma non basta una collanina, qualche bigliettone, un bilocale, una boutique? È proprio necessaria una carica partitica, politica, istituzionale, parlamentare, governativa? Sono così mal ridotti gli uomini di potere da dover acquistare sesso a un prezzo così esagerato? Esagerato non per loro, certo, che anzi se la cavano gratis: diciamo per il Paese che già ne paga anche troppi.”.

Antonello Caporale, nelle sue Interviste senza rete ha passato meravigliosamente in rassegna alcuni dei possibili protagonisti (minori) dell’ennesimo capitolo del trasformismo italiano. In queste interviste, con sapienza e crudele sarcasmo, Caporale ha condotto i politici a rivelare le loro indiscusse “qualità” con domande ben calibrate, che rivelano grande conoscenza della storia e della personalità degli intervistati ai quali offre spesso un esilarante sostegno (“Sbotti così si libera”, “Tutti conoscono la sua determinazione”, “Solo chi fa sbaglia”). “(…) credo piuttosto che Caporale sia un grande artista del montaggio attraverso cui scarnifica l’intervista dal superfluo per lasciare emergere la misera essenza dell’intervistato.” (Barbapapà). “(…) spassose, grottesche, a volte perfino illuminanti” (Jack Skellington).

Giuseppe D’Avanzo, articolo del 21 settembre. Impunità tombale, Cavaliere ci dica se la legge è uguale per tutti. Fragoroso ritorno di D'Avanzo che, dopo un periodo di silenzio, riparte con l’analisi delle vicende giudiziarie berlusconiane e delle leggi ad personam. Un articolo lungo e argomentato, come è nello stile del Commissario D’Avanzoni (copyright Dagospia), da cui ha poi preso le mosse un appello promosso in rete dal giornale e che ha raccolto oltre 150mila firme al grido di “La legge è uguale per tutti”.

Benedetta Tobagi, articolo del 20 settembre La fine della scuola elementare. Bellissima e sconfortante analisi sulla situazione della scuola italiana ai tempi della Gelmini. Il cui imperativo cieco di tagliare a tutti i costi sta demolendo la scuola elementare come era stata efficacemente ripensata tra gli anni Ottanta e Novanta, ottenendo perfino riconoscimenti al livello internazionale. “Disperdono un patrimonio, picconano la base sana della piramide educativa. Danneggiano i bambini e le loro famiglie e la società in cui dovranno vivere, non gli “insegnanti fannulloni”. Almeno, la smettano di mentire.”. Da diffondere.











Enrico Franceschini, articolo dell’8 settembre Leadership Dai muscoli all'empatia ecco l'evoluzione del capo e articolo del 23 settembre Ricostruito il miracolo il vento aprì il Mar Rosso. Dopo la pausa estiva grande ritorno di Franceschini con due imperdibili contributi. Il primo dà la solita inutile visibilità ad un oscuro e superfluo studio che ha preteso di verificare scientificamente la possibilità dell’attraversamento del Mar Rosso da parte di Mosè. “(…) una simulazione del tutto teorica che fa pensare che un fatto sia possibile, dimostrerebbe che quel fatto sarebbe avvenuto” (Miguel Martinez). Il secondo è l’ennesimo sfiancante articolo sul tema della leadership. Il corrispondente dal Regno del Nulla al suo meglio.

Emanuela Audisio, articolo del 13 settembre Più energia con mele e cipolle così lo stress si batte cucinando. Perché? Voglia di R2 anche per la stimatissima Emanuela?

Nicola Lombardozzi, articolo del 26 settembre L'ex spia è una pin up Anna la rossa è l'agente "90-60-90". Di un tema da guerra fredda, spie russe in azione negli Usa, oramai chiuso, il corrispondente da Mosca ha dovuto a tutti i costi riprendere, e amplificare, la notiziola da gossip su “Anna la rossa”. Siamo sicuri che la Russia di Putin (e Medvedev) oggi non offra spunti più interessanti?

Carmelo Lopapa, articolo del 26 settembre La notte di tensione con il cognato "Ora dimmi chi è il proprietario". Lo scadimento della politica italiana trova un altro momento emblematico nella webconference di Fini sulla questione Montecarlo. Il nostro giornalismo politico affila le armi e ci offre un imperdibile ed esclusivo siparietto familiare con Fini che rampogna il cognato, come testimonia “personalmente” Carmelo Lopapa. “Il cronista è riuscito perfino a far dire alla moglie del presidente della Camera: "Gianfranco, devi fidarti di mio fratello. Ti giuro sulle nostre figlie che ti sta dicendo la verità". Ora: o Lopapa era a casa Tulliani, magari nascosto in una poltrona, o questo modo di fare giornalismo, inventandosi letteralmente le cose e virgolettandole pure, è semplicemente ridicolo. Dai su.” (Aghost).

Marina Cavallieri, articolo del 27 settembre Un profumo per ogni emozione l'essenza ora è su misura. Ancora un argomento cui è stato dedicato una pagina intera e che poteva essere derubricato tra le brevissime sfruttando il titolo autoesplicativo. Inspiegabile il rifiuto di pubblicarlo su R2.

Paola Coppola, articolo del 30 settembre Così la vecchia matita sopravvive all'era digitale. La sopravvivenza della matita non può che farci piacere. Ma è una notizia cui dedicarvi un’intera pagina (su R2, ovviamente)?

Ricordiamo che per segnalare articoli per il sondaggio mensile potete  scrivere a enricoporrochiocciolafastwebnet.it oppure lasciare un commento in un  post, anche se OT. 

Si ringrazia Barbapapà per la collaborazione ai testi e alla selezione degli articoli.

5 commenti:

Barbapapà ha detto...

Menzione d'onore per l'ottimo Frank che ha proposto alcune stimolanti candidature.

Frank57 ha detto...

@Barbapapà, grazie:-)
Ma a te la capcità di riuscire a scegliere bene e sintetizzare: questi PPR+ e PPR- prima o poi otterranno la visibilità che meritano grazie a te.

Barbapapà ha detto...

Caro Frank, il sondaggio a me pare la giusta sintesi dello sforzo critico che noi tutti, guidati dall'impareggiabile Feticista Supremo, facciamo quotidianamente nella lettura del nostro amato giornale.
Presto o tardi qualcuno dei vertici di Largo Fochetti leggerà questo blog con la dovuta attenzione.

aghost ha detto...

Per me è inspiegabile lo snobismo di Repubblica verso questo blog: di sicuro sanno che esiste, ma probabilmente ci considerano gentaglia a cui è meglio non dare corda. Certo siamo un po' rompicoglioni (per amore!) ma siamo pur sempre meglio delle zie del focus group di Riotta. O no???

Barbapapà ha detto...

Secondo me i giornalisti non accettano ancora che ci sia un lettorato che non appartiene alla loro cerchia ma ne analizza criticamente l'operato. Hanno ancora in testa un'idea di giornalismo veicolato dall'alto verso il basso (top-down! direbbe qualcuno), che non ritiene necessari feedback dai lettori "amatoriali", preferiti invece in un atteggiamento devotamente passivo.

C'è tanto amore in questo blog verso il giornalismo, e tante riflessioni genuinamente critiche e intelligenti, che andrebbe trattato con il massimo riguardo.

Comunque, le zie del focus group di Riotta sono uno spasso, Aghost!