Stavolta la vittima del decriptamento è il giornalista del Corriere Massimo Franco.
Dal blog di Nounacosaseria:
Come i miei ventiquattro lettori sanno, dispongo di un sofisticato software che mi permette di tradurre in italiano discorsi di politici e articoli di giornalisti che non sempre rispecchiano il reale pensiero dei loro autori o vengono inviati in stampa diversamente da come erano stati concepiti.
Oggi ci occupiamo di un caso umano, Massimo Franco, notista politico del Corriere della Sera, il cui ultimo articolo è stato partorito con grande tormento.
In corsivo, quel che è stato pubblicato.
In blu, il pensiero dell'editorialista.
L’evocazione da parte del governo di un complotto internazionale contro l`Italia è durata poche ore. Ha avuto il sapore di una mossa preventiva e insieme diversiva, ridimensionata da precisazioni imbarazzate. Ma è servita a trasmettere la preoccupazione per le inchieste giudiziarie che riguardano Finmeccanica, azienda strategica per l`economia; e l`agitazione per la pubblicazione di documenti riservati raccolti e mandati in rete dal sito web svedese Wikileaks.
Ferruccio De Bortoli mi ha chiesto il solito editoriale cerchiobottista sull’allarme del governo di un complotto mondiale contro l’Italia. E’ un bel problema… Comunque iniziamo.
È evidente il tentativo di depotenziare l`impatto delle notizie scottanti che potrebbero schizzar fuori da quel frullatore di fango. L`ambasciata statunitense a Roma ha già preavvertito Palazzo Chigi, per evitare malintesi se non veri e propri incidenti diplomatici.Fanno bene a dire che c’è un complotto.
Ma l`idea di far entrare la divulgazione di questi rapporti in una strategia di delegittimazione del nostro Paese ha subito lasciato perplessi. Primo: si tratta di notizie che promettono di mettere in imbarazzo anche altre nazioni. Secondo: in passato il sito svedese ha pubblicato documenti riservati che hanno creato guai alla stessa America, rivelando segreti militari sulla guerra in Afghanistan.
E comunque, non si capiva come potessero essere ascritti ad un complotto.Però, a pensarci bene, fanno male a dire che c’è un complotto.
Non si può sfuggire all`impressione che in un momento delicato, col centrodestra in bilico, Palazzo Chigi abbia messo insieme cose molto diverse per togliersi il peso di qualche responsabilità e scaricarla all`esterno.Sì, dài: fanno male a dire che c’è un complotto.
Ma l`inquietudine per i contraccolpi dell`iniziativa della magistratura su Finmeccanica, con dieci persone accusate di corruzione, è genuina. Il coro del Pdl a difesa di un`azienda che viene identificata con il Paese riflette il timore di perdere colpi rispetto alla concorrenza internazionale: anche se ieri la Borsa ha fatto registrare un aumento del titolo del 2 per cento. Berlusconi definisce l`industria di tecnologie militari «un asset straordinario», e si augura «che le indagini non portino a nulla».Tuttavia, è comprensibile se parlano di complotto.
Le sue parole provocano la reazione risentita del segretario dell`Anm, Giuseppe Cascini, che difende la magistratura ed invita a non criticarla senza prima conoscere «motivazioni e contenuti» delle indagini.Benché non è detto che questo complotto ci sia realmente.
Cauto, Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, fa sapere di tenere a Finmeccanica ma anche alla chiarezza. E mentre la tesi del complotto sfuma, assumendo contorni più ragionevoli...
Ferruccio De Bortoli mi ha chiesto il solito editoriale cerchiobottista sull’allarme del governo di un complotto mondiale contro l’Italia. E’ un bel problema… Comunque iniziamo.
È evidente il tentativo di depotenziare l`impatto delle notizie scottanti che potrebbero schizzar fuori da quel frullatore di fango. L`ambasciata statunitense a Roma ha già preavvertito Palazzo Chigi, per evitare malintesi se non veri e propri incidenti diplomatici.Fanno bene a dire che c’è un complotto.
Ma l`idea di far entrare la divulgazione di questi rapporti in una strategia di delegittimazione del nostro Paese ha subito lasciato perplessi. Primo: si tratta di notizie che promettono di mettere in imbarazzo anche altre nazioni. Secondo: in passato il sito svedese ha pubblicato documenti riservati che hanno creato guai alla stessa America, rivelando segreti militari sulla guerra in Afghanistan.
E comunque, non si capiva come potessero essere ascritti ad un complotto.Però, a pensarci bene, fanno male a dire che c’è un complotto.
Non si può sfuggire all`impressione che in un momento delicato, col centrodestra in bilico, Palazzo Chigi abbia messo insieme cose molto diverse per togliersi il peso di qualche responsabilità e scaricarla all`esterno.Sì, dài: fanno male a dire che c’è un complotto.
Ma l`inquietudine per i contraccolpi dell`iniziativa della magistratura su Finmeccanica, con dieci persone accusate di corruzione, è genuina. Il coro del Pdl a difesa di un`azienda che viene identificata con il Paese riflette il timore di perdere colpi rispetto alla concorrenza internazionale: anche se ieri la Borsa ha fatto registrare un aumento del titolo del 2 per cento. Berlusconi definisce l`industria di tecnologie militari «un asset straordinario», e si augura «che le indagini non portino a nulla».Tuttavia, è comprensibile se parlano di complotto.
Le sue parole provocano la reazione risentita del segretario dell`Anm, Giuseppe Cascini, che difende la magistratura ed invita a non criticarla senza prima conoscere «motivazioni e contenuti» delle indagini.Benché non è detto che questo complotto ci sia realmente.
Cauto, Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, fa sapere di tenere a Finmeccanica ma anche alla chiarezza. E mentre la tesi del complotto sfuma, assumendo contorni più ragionevoli...
Diciamolo: il complotto è una cazz… è un’ipotesi azzard… è una tesi che sfuma, ecco.
...il premier si concentra sull`emergenza dei rifiuti a Napoli. Stavolta parla di un paio di settimane per rimuoverli dalle strade. Ma soprattutto, annuncia che i governatori leghisti di Piemonte e Veneto non si rifiuteranno più di aiutare il capoluogo campano: smaltiranno una parte dell`immondizia nelle loro regioni. Berlusconi dice di averli chiamati al telefono e convinti.
Probabilmente, è questa l`unica vera arma per sventare presunti attentati all`immagine italiana.A questo punto dell’articolo mi accorgo che forse mi sono sbilanciato un po’ troppo per cui devo riequilibrare. Vediamo come. Ecco, ci sono: tranquilli, Berlusconi ora risolverà per l’ennesima volta il problema dei rifiuti a Napoli!
...il premier si concentra sull`emergenza dei rifiuti a Napoli. Stavolta parla di un paio di settimane per rimuoverli dalle strade. Ma soprattutto, annuncia che i governatori leghisti di Piemonte e Veneto non si rifiuteranno più di aiutare il capoluogo campano: smaltiranno una parte dell`immondizia nelle loro regioni. Berlusconi dice di averli chiamati al telefono e convinti.
Probabilmente, è questa l`unica vera arma per sventare presunti attentati all`immagine italiana.A questo punto dell’articolo mi accorgo che forse mi sono sbilanciato un po’ troppo per cui devo riequilibrare. Vediamo come. Ecco, ci sono: tranquilli, Berlusconi ora risolverà per l’ennesima volta il problema dei rifiuti a Napoli!
p.s.: che faticaccia, lavorare al Corriere!
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