martedì 28 dicembre 2010

Il nuovo computer di Google: nero, quadrato e spigoloso.

La curiosa recensione di Paolo Pontoniere sul nuovo pc di Google, (apparsa ieri su Repubblica.it), oltre che scatenare reazioni divertenti tra i nostri lettori, ha stimolato la caustica penna del nostro Geco, che ha scritto una sua personale recensione:
E' lui, è il nuovo computer di Google, è nero, è quadrato, è spigoloso. No, non è il monolite di Odissea 2001 nello spazio, sapete quello che faceva fare salti evolutivi all'uomo o anzi allo scimmione per l'appunto che poi diventava uomo, magari proprio a Miami tra un Martini Dry e un cocktail come quello di 007, capisciamme, mentre all'orizzonte il sole diventa rosso come nella copertina del dvd di Vivere e Morire a Los Angeles. Ma torniamo all'oggetto misterioso di Google: è nero, è spigoloso, è quadrato come la finestra dalla quale si sporgeva il tizio della Finestra sul Cortile. Se lo facesse oggi, quell'attore hitchcockiano vedrebbe finestre illuminate dal pallido bagliore di monitor LED e schede video potentissime usate dai mejo designer che si incontrano online con i consumatori per appassionanti sedute collettive di crowdsourcing, mentre la luna brilla alta nel cielo ululata dai cani e dai coyote di periferia suburbana là, nei pressi di Las Vegas, dove le mille luci in mezzo al deserto disegnano un'oasi di peccato e sogni perduti.
Ma torniamo al computer di Google: è nuovo, è quadrato, è nero come lo spazio profondo dove la luce si piega tra un buco nero e l'altro, mentre il Voyager continua ad allontanarsi a velocità precipitose dalla Terra, e che gli avremo mai fatto? E' questa la sua idea di socializzazione? Andarsi a perdere nello spazio infinito? E però torniamo al computer misterioso di Google, che è nero e quadrato e spigoloso come Olivia, la fidanzata di Braccio di Ferro che oggi, se esistesse, starebbe a Miami Beach a esibire i muscoli mentre gli hacker nelle loro case progettano la fine del mondo per via di virus telematici sempre più sofisticati e capaci di far partire i missili nucleari bypassando tutti i controlli così da poter causare la fine del mondo. E dopo la fine del mondo potremo tornare a questo computer di google quadrato, nero, spigoloso e finalmente ammettere a noi stessi, con la consapevolezza degli ultimi uomini sulla terra, ma questo computer di Google ma chi cazzo l'ha mai visto, il fatto è che dovevo farmi pagare 200 euro per questo pezzo per poter fare un regaluccio alla fidanzata. IL GECO

1 commento:

gpp ha detto...

Imbarazzante marchettone per una ciofeca che al massimo entro il 31/3/2011 non sarà più ricordato da nessuno.
(E se anche sbagliassi previsione, che me ne frega, ve l'ho data gratis, a Repubblica pagano fior di quattrini per un astrologo che ha la stessa credibilità degli scoop di Libero !).