martedì 21 dicembre 2010

La morte di Bearzot: Gianni Brera e la rievocazione del mundial 82.

Accadde allora, fu incredibile di GIANNI BRERA

Questo articolo è stato pubblicato su "Repubblica" del 9 luglio 1992. E' la rievocazione che Gianni Brera fa dell'avventura del Mundial di dieci anni prima e delle scelte di Bearzot

"Pur sconfitto, l'argentino Menotti ribadiva che il nostro calcio er in ritardo di 50 anni. L'estrema facilità dei brasiliani offendeva in me l'operaio della pelota che ero stato da giovane, e come me tutti gli operai che ancora oggi soffrono per guadagnarsi la micca nella pedata. Non avevo speranza che l'Italia se la cavasse, perciò pensai a pellegrinaggi e processioni. E invece..."

ANDIAMO a Barcellona, allora. In Messico, nel ' 70, siamo arrivati al secondo turno segnando la miseria d' un gol (ciabattata casuale di Domenghini dal limite) contro la Svezia. Gigirriva, turbato da motivi d' amore e cotto di fatica, spreca con la Svezia qualcosa come 4 palle-gol, cadendo in gravissima crisi. Walkerhaegg inventa la staffetta, che i nesci disapprovano per il solo fatto di non capire il calcio: in realtà Mazzola sa difendere e corre al recupero come non saprebbe Rivera, che invece costruisce meglio di lui e ha modo di farlo quando, iniziato il secondo tempo, il ritmo del gioco si fa più ragionevole. L'incontro epico di quel mondiale ha luogo all'Azteca contro la Germania, battuta 4-3 nei supplementari. Qui in Spagna, le cifre sono leggermente migliori: giocando a pene di segugio (e poi spiego perché) segniamo un gol con Conti al Perù e un gol con Graziani al Camerun. L'indizio ottimistico offerto
dalle cifre è minimo e nessuno ne tiene conto: però è reale. Se in Messico siamo arrivati alla finale, qui dovremmo addirittura far meglio. continua qui

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