mercoledì 15 dicembre 2010

La storia del finanziere in prima pagina.
Differenti punti di vista.

A proposito della foto che oggi campeggia in grande sulla prima di Repubblica


riportiamo questa interessante considerazione di Lucacicca:
mi ha colpito la fotografia del finanziere che ieri è stato fotografato con la pistola in mano mentre veniva picchiato dai black bloc.
Lo avevano gettato in terra, gli avevano rubato il casco, lo scudo e le manette.
Lui, per timore che gli prendessero pure quella, ha tolto la pistola dalla fondina e l’ha impugnata.
E l’ha tenuta puntata verso il basso, senza mai rivolgerla contro quelli che lo picchiavano.
Aspettando che il colleghi lo liberassero.
Come si dovrebbe fare.
Come non fece Placanica a Genova.
Che la pistola la puntò prima che Carlo Giuliani raccogliesse l’estintore.
A me quel finanziere di ieri è sembrato un bellissimo esempio di come le forze dell’ordine si dovrebbero comportare.
Peccato che la didascalia di Repubblica non comunichi esattamente la stessa cosa

6 commenti:

Gaetano ha detto...

E però ha messo il dito sul grilletto. Qualcuno è in grado di controllare dalla foto se la sicura fosse inserita?

flavio71 ha detto...

@gaetano.
caro gaetano, io credo che tu sia in buona fede, per questo la tua osservazione è più grave.
chiaro che ha messo il dito sul grilletto, io al posto suo non avrei neanche aspettato che mi venissero addosso e mi spogliassero di tutto ciò che avevo a protezione. Ma devvero credere che le cose si possano cambiare invocando la piazza? oppure salendo sui tetti dell'univeristà come fa uno dei vostri (bell'esempio di leader...)

Ma perchè non ha sparato???

ve lo dico io perchè: per non creare un altro martire come il buon (buon testa di cazzo) come Giuliani, che da' per scontato aggredire i carabinieri con un estintore (e poi ha un'aula in parlamento intitolata a lui)sia una cosa lecita, degna di una persona pensante.

Carissimo Feticista, adesso può anche censurarmi dicendo che insulti non se ne fanno ma qui siamo al limite della decenza.

Chiunque sia, ieri, ha trasformato una manifestazione "pacifica" in un'occaione di scontro e, scusate se è poco, io in tv ho visto solo bandiere rosse.

finchè si continua così grazie tanto a Silvio che è il minore dei mali (ma davvero il minore)

kriss ha detto...

Ma i buoni vecchi consigli di Kossiga che prima di morire diede a Maroni nessuno se li ricorda? Mai sentito parlare di infiltrati? nessuno ricorda il monito della vecchia lepre marzolina che insegnava a lasciar fare a spaccare vetrine e teste. Che le sirene della autombulanze dovevano essere più numerose e rumorose di quelle della Polizia. Suvvia ... non è successo mille anni fa. E' il solito brutto copione, ma si parla solo di quello invece che di tutto lo schifoso resto. E nessuno che chiarisca mai niente. Non è bastato il G8 del 2001 a vaccinarci.
Per tutti: QUELLI NON ERANO STUDENTI, NE' AQUILIANI SENZA CASA, NE POVERACCI DI TERZIGNO. Bon

Anonimo ha detto...

X il FeticistaSupremo
credo che il passaggio dell'innominabile - inizio a pensare che porti sfiga! - su Carlo Giuliani sia più grave della pistola del finanziere ieri a Roma o del presunto infiltrato. Evidentemente la democrazia ha qualche "bug" se un testa di c****o (lui per davvero) può riempirsi la bocca con la parola censura e farsene schermo senza saper parlare nemmeno in italiano

Frank57 ha detto...

http://www.julienews.it/notizia/cronaca/scontri-a-roma-manifestante-pestato-violentemente-dagli-agenti/61651_cronaca_2_1.html
Ordine (si fa per dire) pubblico in salsa sudamericana.
Da vergognarsi. E Maroni e La Rissa, per primi. Se la conoscono la vergogna.

Anonimo ha detto...

la democrazia ha qualche "bug" se anche i teppisti diventano santi.