Premetto che non compro mai il Corriere in edicola, e che mi limito a leggere l’edizione online, per cui le mie osservazioni potrebbero avere valore ralativo.
Fatto sta che sulla bufera mediatica e giudiziaria Berlusconi-Ruby che sta squassando la politica, è ormai assordante il silenzio delle grandi firme del Corriere.
Lasciando stare la cronaca della Sarzanini e di un altro paio di cronisti (ma Stella, dov’è?), non ho ancora letto editoriali del Flebuccio, di Max Frank, Cock of the Lodge, Pane Album eccetera.
Oggi c’è un timido articoletto di Pigi CerchioBattista, che sembra appena caduto dal pero. In due giorni Piero Ostellino ha riscritto lo stesso articolo, scandalizzato dal fatto che sono state seguiti e intercettati i frequentatori e le frequentatrici di villa Arcore (ma caro il mio Ostello della passata Gioventù, in una indagine per presunto incitamento alla prostituzione, chi vuoi che si controllino se non i presunti rei, i papponi, le prostituite, e i loro clienti? Ma ci capisci qualcosa di tecnica investigativa?).
In quanto a Sergio Romano, stendiamo un velo pietoso: ho appena dato un’occhiata alle sue “lettere al Corriere di oggi”, gli argomenti sono:
- sionismo e nazionalismo arabo
- i frati alla battaglia di Calatafimi
- i bancali che ostruiscono le corsie dei supermercati (sic !)
- l’esame di italiano per gli immigrati
- la presenza delle donne in politica
Ma voi ci credete davvero che nessun lettore abbia scritto a Romano sulle orge di Arcore?
Gpp
Caro GPP, devi però riconoscere l'encomiabilità del gesto di Beppe Severgnini che ieri sera ha abbandonato Matrix perchè si difendeva un po' troppo il premier. FS
4 commenti:
@gpp, naturalmente no, è la risposta alla tua domanda retorica. Ma devono essere pressanti le attenzioni dell'editore, perchè Massimo Mucchetti, che scrive ottimamente di economia, sembra non essere molto gradito ai vertici Fiat. E anche per il bunga bunga si prendono le distanze. Mi preoccupa l'assenza - che non credo volontaria - di Stella.
La censura è un venticello leggero, per adesso, e comunque anche Lerner ha subito il "niet" della proprietà de "La7" che ha bloccato la D'Addario lunedì scorso.
Severgnini ha acquistato punti per me che non ho mai stravisto per lui. Un esempio da imitare. E poi sulle reti Mediaset.
Concordo con Frank; e segnalo un Pigi Battista su Lineanotte alquanto critico sia con la Bergamini (Pdl) in studio quanto con Bersani: l'editorialista ex Stampa ha usato la parola "inquietante" indovinate cosa? La posizione di Bersani, ovvero sì alle dimissioni di Berlusconi ma no al voto. Parliamone
L'aspetto incredibile del Corsera è l'assoluto rifiuto (perché non è incapacità, evidentemente) ad accettare l'idea che un giornale di informazione di qualità, che dovrebbe avere il DNA del cane da guardia del potere, in un caso del genere ha il dovere di chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio.
Come ha scritto il Post qualche giorno fa: "Le dimissioni di Silvio Berlusconi si devono pretendere e ottenere: e un paese che le pretenda è ancora più auspicabile di un paese che le ottenga.". Ma Flebuccio tiene famiglia...
http://www.ilpost.it/2011/01/18/la-facciamo-finita/
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