martedì 18 gennaio 2011

Paiolo d'Oro a Renato Caprile inviato a Tunisi.

Stavolta non glielo toglie nessuno. Renato Caprile è in mezzo al puttanaio di Tunisi (altro che Arcore) rischiando la pelle per raccontarci cosa sta succedendo: il Paiolo d'Oro di PPR è suo.

Ecco un pezzo del suo reportage da Tunisi apparso oggi su Repubblica:

Escono da dietro una fitta barriera di copertoni, cassonetti dell’immondizia, vecchie reti e altri rottami messi lì perché non si passi. «Arrêtez-vous», ci intimano. Fermatevi. Hanno l’aria cattiva: è un cocktail di paura e voglia di vendetta. Sono per lo più giovanissimi, impugnano bastoni e spranghe di ferro. Aprono di scatto le portiere della nostra auto, in malomodo ci invitano ad uscire, ci strattonano prima di perquisirci per vedere se abbiamo armi. Sono il Comitato popolare di Cité Intilaka, periferia est di Tunisi, quartiere tra i più poveri della città, dove il rancore verso Ben Ali e la sua cricca è più che palpabile. La parola giornalisti non li tranquillizza, il passaporto italiano per fortuna un po’ sì.

1 commento:

Barbapapà ha detto...

L'agognato Paiolo d'Oro è sempre un ottimo viatico per il PPR+!