venerdì 14 gennaio 2011

Scrivici ancora Sam.

Straordinaria testimonianza, su Rep. di ieri, del blogger Sam da Tunisi. Eccone un passo significativo:
I poliziotti hanno paura. Se gli dici che sei parente di Ben Ali tutte le porte si aprono, negli alberghi ti danno le stanze migliori, i parcheggi sono gratis, il codice stradale cessa di esistere. La Tunisia diventa un campo da gioco virtuale. Non rischiano nulla, possono fare quello che vogliono, trattare le leggi come fossero marionette.
Internet è bloccato. Le pagine censurate vengono fatte passare per non trovate o inesistenti. A scuola ci si scambiano i proxy (le strade per evitare la censura informatica, ndr). "Hai un proxy che funziona?" è la parola d'ordine; non si sente dir altro.

Sam è uno studente universitario tunisino che si firma con uno pseudonimo: il testo è stato pubblicato sul blog collettivo di Nawaat, sito vicino all'opposizione.

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