mercoledì 19 gennaio 2011

"U pilu" ha fatto crollare l'impero.
Cetto Laqualunque il Sommo Profeta.


Dopo giorni di silenzio forzato, causa problemi legati al computer, ieri ci ha scritto Frank57, colonna del nostro blog. Ecco le sue considerazioni, come sempre molto intelligenti:

Caro Pazzo, ieri sera, contrariamente alle abitudini del 2010, non ho acceso il pc dopo il lavoro e la cena. Ho proseguito il nuovo percorso forzatamente iniziato per il ko informatico, con la differenza che ieri sera potevo scegliere. Perciò, mentre sfogliavo i quotidiani, ho continuato la conoscenza di una fascia radiofonica, quella di Radio Dee Jay, mai frequentata. Ho così potuto ascoltare il suggestivo racconto di Carlo Lucarelli sull'ultimo giapponese che ancora si riteneva in guerra, dopo 30 anni dalla conclusione del secondo conflitto mondiale e di come si sia arreso solo dopo la comunicazione del suo comandante.

Sul Sole ho trovato interessanti il prospetto sulla differenza del paniere nelle principali città italiane e il classico appuntamento con la tabella aggiornata annualmente sulla rivalutazione della moneta.
Sulla Gazzetta ho notato una vistosa imprecisione nel tabellino di Brescia- Parma che segnava il punteggio finale di 1-0, mentre nei dettagli del medesimo tabellino figuravano i due marcatori e l'annotazione sulla frangetta di Ilaria D'Amico, nella rubrica "Zupping" che invece Dipo aveva trascurato nelle sue "Schermaglie".

Sulla "nostra" è interessante la "Linea di confine" di Pirani, mentre scatenatissima la coppia Colaprico-D'Avanzo. L'inserto sportivo è interessante (ma così il lunedì ci sono due supplementi che vengono inseriti manualmente dagli edicolanti: si sono posti il problema a "Repubblica" di possibili mancanze, dell'uno o dell'altro, dovuti alle non sempre felici condizioni di lavoro degli edicolanti stessi, soprattutto il luendì mattina?). E poi Gianni Clerici nella rievocazione di Rod Laver: un bel valore aggiunto. Ma sono considerazioni rapide, anche perchè non ho potuto confrontare l'inserto di ieri con quello di lunedì scorso.

Ti chiedevi giustamente, in un post, come mai le situazioni in Tunisia e in Fiat siano state ridimensionate o, comunque, collocate nelle pagine molto interne. Si poteva scegliere diversamente di stare sull'attualità (sebbene disgustosa come quella del papi, sempre vittima lui), come ha fatto, ad esempio, Gad Lerner ne "L'infedele".
Stamattina, nella mia fulminea rassegna-stampa, ho colto il titolo de "Il fatto" (La tragedia di un uomo ridicolo), mi pare sia pubblicato anche il tariffario delle prestazioni. Mentre "il manifesto" titola "Catena di montaggio" e la dolce Concita ha deciso per "Ostaggio nel bordello". La "nostra" è a tutta pagina e il diretur proclama il capolinea. Lo credo anch'io: "u pilu" ha fatto crollare l'impero. Cetto Laqualunque il Sommo Profeta.

Un abbraccio a tutti. Frank57.

4 commenti:

gpp ha detto...

Il problema per Albanese è che il film non farà più ridere nessuno, perchè è più divertente leggere la cronaca politica quotidiana...

Barbapapà ha detto...

Saluto con piacere il ritorno del grande Frank, auspicandone una presenza più assidua.
Manca invece all'appello da un po' di tempo Aghost. Che fine hai fatto?

Enrico Maria Porro ha detto...

Aghost si è volatilizzato. Puff.

Frank57 ha detto...

@gpp,scommetto che Albanese non se l'aspettava, anzi magari avrà pensato di aver esagerato.
@Barbapapà, è mia intenzione rientrare a pieno regime. Ti ringrazio per l'apprezzamento che è ricambiato in pieno assieme al saluto.
Rimpiango anch'io aghost e speriamo di poter tornare a leggere i suoi contributi.