lunedì 7 febbraio 2011
Ezio Mauro a Che tempo che fa.
Ecco la recensione di MUDD.
Scoperto il perché della giacca, inedito dell'altro giorno in Reunio: era una prova per vedere come viene in tv. Promossa. Confermata anche l'amatissima e usatissima cravatta di filo grigia, lo spezzato è elegante, sì. Intervista da segnalare per la prima domanda maliziosa - cui ne seguiranno altre - nella carriera di Fazio: "Sono due anni che Repubblica scrive che Berlusconi sta per cadere, eppure...". Ezio para i colpi, conquista la platea quando definisce il premier "antiitaliano" (vd. fondo di sabato, da cui richiama anche il verbo "rappattumare") ma non può incassare l'applauso perché - subito Fazio gela gli entusiasmi - "gli applausi sono vietati per regolamento".
Una citazione senza copyright per il "governo stile democristiano" teorizzato in settimana da Giannini; ufficiale il conio repubblichista "quindicennio" per definire l'evo berlusconiano, non per caso vicino semanticamente al "ventennio": il Dir. lo usa anche qui davanti a milioni di spettatori. "Siamo nel 2010", ma non era il 2011? Errore da poco, se pensiamo che per Fazio addirittura esiste ancora la "Casa della libertà". La domanda sul metodo Boffo non porta il discorso sulla prima pagina di oggi del Giornale di Zio Fester Sallusti (attacco a Carlo De Benedetti definito "il Padrino": la colpa stavolta è aver preso parte al meeting di L&G ieri a Milano) ma il fervore direttoriale lascia intendere che stavolta è stato passato il segno. (Rispolverati i problemi giudiziari di CDB.)
- Le frasi: "Bossi e la Lega stanno cuocendo nello stesso brodo degli scandali berlusconiani"; "E' un'epoca di solitudini repubblicane".
POSSO DIRE UNA COSA, A PRESCINDERE DA MAURO? CHE CRETINATA PROIBIRE GLI APPLAUSI.
MUDD
Nota del FS: sia Filippa Lagerback che Fabio Fazio, nel presentare Ezio Mauro usano l'espressione "Il direttore di Repubblica" senza l'articolo.
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4 commenti:
Uomo dal grande carisma, Ezio Mauro. E che scatto per alzarsi alla fine!
incredibile piglio "fazioso"... mai viste domande così feroci!
Scusate, non condivido in pieno l'entusiasmo per l'intervento di Mauro. Personalmente anzi ho provato un certo imbarazzo, e ho cambiato canale dopo pochi minuti. Al di là del merito delle argomentazioni (che condivido, per carità), questo e gli altri più o meno recenti interventi del Direttore (Parla con me, In mezz'ora ecc.) denotano una forte prevedibilità (per non dire monotonia), che, a parer mio, non sono del tutto in linea con il carattere di una testata prestigiosa che aspira ad essere il primo quotidiano del Paese. L'impressione è che certi toni, la ripetitività delle argomentazioni, l'eccessivo coinvolgimento, la mancanza di distacco, tolgano qualcosa all'autorevolezza del giornale. A meno che la scelta sia stata già presa e che Rep. voglia essere, ora e sempre, un giornale "con l'elmetto"...
No, no, gli applausi lasciamoli vietati ché va bene così.
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