venerdì 18 febbraio 2011

Fraintendimenti.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao, mi permetto di segnalarti un macroscopico fraintendimento da parte di repubblica.it, che prende per dibattito sul latino a scuola una lettera che lamenta invece la condizione di precariato e lo stato della Cultura in Italia e del suo riconoscimento:
(riportiamo dal blog Cheremone) Una precaria scrive a Repubblica per lamentare la sua condizione di precariato permanente.
A mo' di provocazione afferma di poter "dire che il latino, la letteratura e la filosofia non servono a nulla". A me pare ovvio sia una provocazione, più o meno originale, per sottolineare come oggi lo studio 'matto e disperatissimo' conti assai poco, a repubblica.it invece pensano che il tema della lettera sia davvero l'opportunità o meno di insegnare nelle scuole il latino (non la letteratura e la filosofia, ugualmente citate, ma solo il latino, perché a repubblica.it hanno difficoltà con più soggetti al singolare messi di seguito, evidentemente) e partono subito con il loro 'sondaggio on line' sull'opportunità di studiare 'la lingua di Cicerone' nei 'programmi scolastici'.
La lettera iniziale è firmata Andrea B.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' anche vero che il latino non serve a una beata fava (faba/fabae)

Piazza Indipendenza ha detto...

Scusate il fuori tema, ma forse anche questo e' un fraintendimento: questa storia di Cinzia Sasso e affittopoli? Come mai Repubblica ancora non ne parla? Eppure sono passate quattro ore...E poi come stanno davvero le cose?

Enrico Maria Porro ha detto...

Piazza: ho appena scritto un post sul caso Sasso.