martedì 22 marzo 2011
iBasta.
Approfitto di questo blog per dire "basta pubblicità gratuita" all'iPad, questo megagadget per boccaloni del quale i giornalisti (categoria composta da maxiboccaloni) parlano in continuazione facendo appunto pubblicità gratis abboccando a qualunque occasione.
Come per esempio gli spettacoli della Repubblica di oggi: mezza pagina per parlare di uno spettacolo teatrale francese con in scena cinque donne che leggono le loro parti.
Quante volte si parla di un qualunque spettacolo teatrale in scena in Francia? Mai. Ma le cinque donne (ecco l'esca per boccaloni) non leggono le loro parti su banali fogli di carta, ma su iPad. Ooooohhhh! Mezza pagina, di corsa! E con l'iPad nel titolo, mi raccomando!
Fabio P.
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5 commenti:
Giusto! Strano che non abbia ancora commentato qualche Apple-dipendente. Io uso il pc ma non ne sono un fanatico, così come non sono fanatico della Wv solo perchè ho la Polo. Quelli che invece usano prodotti Apple sono tutti adepti di una religione particolare, che guai a toccare o a mettere in dubbio l'utilità dei loro marchingegni. Vedrai che adesso si scateneranno per il delitto di leso ipad
Io sono un adepto del Mac, ma in questo caso sono d'accordo con Fabio P.
Io, io, io, muoio dalla voglia di commentare, ma non ho tempo....
Quel boccaloni mi ha ferito nell'anima, anche se, nel caso specifico, Fabio ha ragione.
In ogni caso, non è proprio pubblicità gratuita, gli ipadders sono potenziali acquirenti di un abbonamento digitale Repubblica, per questo secondo me a Largo Fochetti diffondono il verbo.
Ecco il primo macdipendente, ovvero io.
Dall'articolo di Fabio P. si evince semplicemente che Fabio P. non ha mai avuto un iPhone, un iPad o un Macbook. In questi casi, parafrasando il Vangelo, "perdonali, perchè non sanno quello di cui parlano".
...e "boccalone" ce sarai
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