martedì 22 marzo 2011

L'Odissea del traduttore.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Salve Pazzi,
oltre ai complimenti di rito (ma sinceri) volevo condividere con voi la considerazione che il nostro amato giornale (come un po' tutti del resto) negli ultimi anni sta lasciando molto a desiderare in quanto a precisione. Si notano refusi da far rabbrividire (il più frequente? confondere "quando" con "quanto") ed errori marchiani.

Per esempio, domenica mattina in pochi hanno notato che Vincenzo Nigro, inviato a Tripoli, ha clamorosamente sbagliato la traduzione del nome della missione Usa.

Traducendo con "Odissea all'alba" lo slogan "Odissey Dawn" che invece va tradotto pressapoco con "Alba di un'Odissea", come del resto ha fatto notare Zucconi sul numero di lunedì, rispondendo involontariamente al collega distratto.

Che ne pensate? Ciro S.

Caro Ciro, pensiamo chetu abbia ragione. Anche a noi suonava male "Odissea all'alba". 
Il Nemico parla di "Alba dell'Odissea" e altrettanto fa la Busiarda. FS

2 commenti:

Frank57 ha detto...

"Odissea all'alba" non aveva molto senso, infatti.

gpp ha detto...

La busiarda dirà pure "alba dell'odissea", ma il suo inviato di punta, Molinari, nel suo blog ha parlato di "odissea all'alba" fin nel titolo. Gli ho mandato un post di precisazione, ovviamente senza nessun effetto, e la cosa è ancora lì...

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/finestrasullamerica/hrubrica.asp?ID_blog=43