lunedì 28 marzo 2011

Mura elogia Repubblica (senza l'articolo).

E lo fa ben due volte nel suo Cattivi Pensieri di ieri. Ed in entrambi i casi scrive Repubblica senza l'articolo. Grande Gianni.
Non so nemmeno se sia politically correct parlar bene del giornale su cui si scrive, ma corro volentieri il rischio. L' inchiesta di R2, lunedì, mi ha riempito di gioia. L' argomento è l' era dell' ufficio no-limits. Sommario: «Telefonini e computer dovevano liberarci dalla fatica. E invece hanno finito per prolungare gli orari, portando il lavoro (e le sue incombenze) nelle nostre case. Ecco come si annuncia la vita nel mondo che per essere sempre connesso non si ferma mai». Più giù: «Ormai ci si sveglia consultando le e-mail e ci si addormenta con l' iPad fra le mani». Io no, ma ero sicuro che telefonini e computer non ci avrebbero liberato dalla fatica ma l' avrebbero moltiplicata. Non è un caso, li hanno inventati apposta. Adesso ho il conforto delle ricerche dell' Oms e mi sento meno solo. Un grato 7,5 a Repubblica per la bella notizia...

...Con Repubblica non ho finito. Secondo un vecchio detto, la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai generali. Però ogni giorno, oltre ai pezzi degli inviati, io leggo il "Taccuino strategico" di Fabio Mini, che generale è stato e che questa ultima, sporchissima guerra me la fa capire benissimo. Da lettore, meno di 8 non posso dargli, per la chiarezza del linguaggio e per alcuni avvii come questo: «La prima vittima di ogni guerra è la verità».

Nessun commento: