Il pezzo del Barbiere è piuttosto brutto. Peò è che vero che è ormai ora che Scalfari vada ai giardinetti con gli altri pensionati a dare da mangiare ai piccioni, invece di infliggerci ogni domenica le sue inutili articolesse. Prima che faccia la fine di quei nonni che ripetono sempre le stesse cose a vanvera prima che arrivi il nipote e lo porta via: "Sì va bene, nonno, adesso però è ora della minestrina". Per non parlare del grande Giorgio Bocca: l'ultima rubrica sul Venerdì era imbarazzante per quanto era scritta a vanvera su fatti ricordati male. "Nonno, Yara non era al centro benessere con la piscina olimpionica illuminata a giorno. E io non sono Francesco, lui è morto nel '65!"
Ogni tanto a Scalfari capita di fare brutti strafalcioni, ma in generale mi sembra che i suoi ragionamenti filino ancora (non so quanto durerà). Certo, quando si inerpica sugli ostici territori della filosofia e della letteratura fa ridere, ma certe sbandate gliele si possono anche perdonare. Diversa è la situazione per Giorgio Bocca, che mi sembra ridotto molto molto peggio, e non da poco: saranno come minimo 6/7 anni che i suoi articoli consistono in un ammasso poco omogeneo di farfuglianti banalità, imprecisioni, e strali tra il senile e il reazionario. Spiace dirlo.
Oggi Augias ha chiamato "sciarpe tricolori" le fasce dei sindaci che ascoltavano Berlusconi triste barzellettiere. Sciarpe? Serra nella sua "Amaca" ha usato il termine "infurentita" (riferito a piazza). Ma esiste codesto termine? Mah. Infine Spinelli ha partorito una travagliata articolessa, decisamente pesante. Saranno i primi effetti delle radiazioni di Fukushima? :P
7 commenti:
Il pezzo del Barbiere è piuttosto brutto. Peò è che vero che è ormai ora che Scalfari vada ai giardinetti con gli altri pensionati a dare da mangiare ai piccioni, invece di infliggerci ogni domenica le sue inutili articolesse. Prima che faccia la fine di quei nonni che ripetono sempre le stesse cose a vanvera prima che arrivi il nipote e lo porta via: "Sì va bene, nonno, adesso però è ora della minestrina". Per non parlare del grande Giorgio Bocca: l'ultima rubrica sul Venerdì era imbarazzante per quanto era scritta a vanvera su fatti ricordati male. "Nonno, Yara non era al centro benessere con la piscina olimpionica illuminata a giorno. E io non sono Francesco, lui è morto nel '65!"
Chiedo scusa per gli errori, a volte non rileggo
Ogni tanto a Scalfari capita di fare brutti strafalcioni, ma in generale mi sembra che i suoi ragionamenti filino ancora (non so quanto durerà). Certo, quando si inerpica sugli ostici territori della filosofia e della letteratura fa ridere, ma certe sbandate gliele si possono anche perdonare.
Diversa è la situazione per Giorgio Bocca, che mi sembra ridotto molto molto peggio, e non da poco: saranno come minimo 6/7 anni che i suoi articoli consistono in un ammasso poco omogeneo di farfuglianti banalità, imprecisioni, e strali tra il senile e il reazionario. Spiace dirlo.
Federico chi?
A proposito di errori:
http://milella.blogautore.repubblica.it/2011/04/05/le-44-leggi-sala-silvio/?ref=HRBP-4
44 leggi "sala Silvio"?
Oggi Augias ha chiamato "sciarpe tricolori" le fasce dei sindaci che ascoltavano Berlusconi triste barzellettiere.
Sciarpe?
Serra nella sua "Amaca" ha usato il termine "infurentita" (riferito a piazza). Ma esiste codesto termine? Mah.
Infine Spinelli ha partorito una travagliata articolessa, decisamente pesante. Saranno i primi effetti delle radiazioni di Fukushima? :P
Aghost, da quando sei tecnologicamente all'avanguardia riesci a commentare quasi in presa diretta l'edizione del giorno!
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