Per noi è assolutamente da PPR+ il pezzo di oggi in prima pagina di Lucio Caracciolo dal titolo "Il presidente Zelig".
Eccovi l'apertura e la chiusura:
Silvio Berlusconi non delude mai i suoi interlocutori. Tanto meno l’amico Nicolas Sarkozy. Contrasti sulla guerra di Libia? Rimpallo dei migranti alla frontiera di Ventimiglia? InsofferenzaQui il pezzo integrale.
per l’istinto predatorio dei gruppi francesi in settori più o meno strategici della nostra economia? Avevamo scherzato (...)
(...) Poi Berlusconi ha ripreso in mano le redini con l’annuncio di Pasquetta, quando ha detto sì a Obama, annunciando che colpiremo la Libia con attacchi “mirati”. Quasi che gli altri sgancino bombe a vanvera. Se la congiuntura non fosse terribilmente seria, e noi non fossimo in ogni caso le prime vittime (dopo i libici) di questa guerra, verrebbe da sorridere, tanto palese è il teatro e quasi nulla la sostanza. Certo non si divertirà Tremonti quando gli verranno presentati i conti di una campagna aerea velleitaria quanto onerosa. Nel frattempo si è assai alterata la Lega, che minaccia fuoco e fiamme contro i “bombardamenti”, malgrado il capo del governo abbia spiegato che tali non sono le cadute di nostro esplosivo dal cielo perché noi non facciamo male alla gente. Si può scommettere che Bossi rientrerà nei ranghi in attesa della prossima occasione per smarcarsi da un premier non troppo popolare. Ma questa è la politica oggi, nell’èra di Berlusconi, Sarkozy e non solo.
2 commenti:
Per quanto possa contare, sono assolutamente d'accordo con la nomination a PPR+.
Mi associo in pieno. Con l'occasione mi permetto di candidare anche l'articolo di Carlo Bonini del 20 aprile dal titolo "Benvenuti americani, pagate i debiti - una voragine nei conti della Roma", un grande scoop del quale si e' parlato davvero molto nella Capitale e forse troppo poco a livello nazionale.
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