lunedì 4 aprile 2011

L'ex ministro Sandro Bondi querela Repubblica, ma il motivo è pressoché sconosciuto.

‘In questo Paese non basta precisare, offrire chiarimenti, smentire piu’ volte notizie prive di fondamento. Non basta neppure dimettersi, perche’ l’opera di diffamazione e disinformazione agisce senza tregua. Per questo ho dato mandato al mio avvocato di adire le vie legali nei confronti di ‘La Repubblica’ per cio’ che ha scritto oggi nei confronti della mia persona”. 

Lo ha reso noto stamattina il coordinatore del Pdl Sandro Bondi.

A proposito di ciò, il sito Giornalettismo, scrive:

Abbiamo sfogliato tutto il quotidiano senza trovare un solo motivo, qualcuno ci illumini! L'unica citazione di oggi nei confronti dell’ex ministro sul quotidiano è relativa all’opera “sgangherata della bulgara Bonev, film pagato dai contribuenti”, sullo scandalo già peraltro trattato numerose volte, relativo al film Godbye Mama, finanziato anche con soldi del governo italiano (foto ndr). 


Non si ravvisa però nell’articolo alcuna novità su Bondi, alcuna nuova accusa. Niente di niente. Forse il politico più sensibile del mondo se l’è presa per la critica feroce al film, definito “sghangerato”. 

Prosegue qui.

2 commenti:

Piazza Indipendenza ha detto...

Visto adesso il trailer del film: poveri noi, povera Rai...

Anonimo ha detto...

Continuo a chiedermi perché lo Stato deve finanziare i film. Credo che negli USA una simile idea farebbe inorridire chiunque. E che differenza c'è con "l'arte di Stato" della vecchia cara URSS? E perché soldi statali solo ai cineasti, e non agli scrittori, ai pittori o ai poeti?

Se poi si guardano i risultati dei finanziamenti statali al cinema, non mi pare di ricordare nessun film memorabile, ma tanti soldi buttati in "opere prime" di gente che ha succhiato i contributi e poi è sparita nell'oblio. (per non parlare dei finanziamenti a gente come d'Agostino o Marina Lante della Rovere)