venerdì 22 aprile 2011

Nel paese di Enrico Albertosi.


Andiamo a ricaricare le pile in Lunigiana. A Pontremoli, per essere precisi, paese natale di Enrico Albertosi, storico portierone di Italia-Germania 4-3 a Città del Messico nei campionati del mondo del 1970.

Ci rivediamo mercoledì. Buona Pasqua a tutti.

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Oppure votate al sondaggio dei PPR di febbraio, qui a destra sotto alla foto della gamba tatuata.

15 commenti:

gpp ha detto...

...e del mitico Cagliari dello scudetto, nonn dimentichiamolo.

Anonimo ha detto...

La bella lettera pubblicata nei giorni scorsi dal giornalista di Repubblica Eugenio Occorso ci ha detto tante altre cose, ma ci ha dato anche una conferma: che per scrivere su Repubblica bisogna come minimo essere figlio di una vittima del terrorismo o della criminalità politica (Tobagi, Occorsio, prima Calabresi). O perlomeno avere almeno organizzato uno di quegli omicidi (Sofri).

Barbapapà ha detto...

Cicliamente tocca leggere le solite livorose (quando non farneticanti) osservazioni contro i figli delle vittime del terrorismo.
Sempre esclusa, chissà perché, l'ipotesi che possano essere persone di talento.

gpp ha detto...

E poi, Barba, qusto tizio mi ha inquinato proprio un ricordo del mio Cagliari, con un post che più OT di questo non si può.
Comunque, ignoriamo i trolls, la luce del sole basta a distruggerli...

Frank57 ha detto...

Rinnovo qui gli auguri ai commentatori e protagonisti di questo convivio giornalistico. E li aggiungo pure per quel mito che fu il Cagliari di Giggiriva e Ricky Albertosi.
Quoto gpp sui trolls.

Anonimo ha detto...

Se qualcuno non è d'accordo con voi o scrive qualcosa che non vi piace è un troll. Comoda!
Persone di talento? Ce n'è a pacchi con lo stesso talento, però magari non sono raccomandate oppure non hanno un cognome che secondo Repubblica non portano un significato in più e allora devono lasciare strada a una Tobagi qualunque.

Carmen ha detto...

Caro Anonimo
noi commentatori abituali di PPR non siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda, abbiamo avuto spesso scambi di opinioni divergenti.
Se ti diamo del troll è per due ragioni:
a) non firmi il tuo post e un nome, anche un nickname, invita alla discussione.

b) la tua opinione è poco argomentata: cosa c'è che non va nella lettera di Occorsio? è scritta male? dice fesserie?

Siamo pazzi per Repubblica, ma mica scemi, alcune firme di Repubblica ci sembrano indegne del nostro giornale e ci chiediamo come ci siano arrivate.
Se vuoi, parliamo di Occorsio, puoi mettere il link alla lettera di cui parli? Me la sono persa.
Ciao

Anonimo ha detto...

La lettera era bellissima, sei tu che non hai capito un c., rileggiti i posto

Barbapapà ha detto...

Questo è un paese veramente curioso, pieno di persone sbagliate nel posto sbagliato. Eppure siamo qui a sorbirci le rancorose osservazioni di qualche testa fina su alcuni figli di vittime del terrorismo, persone giuste (leggasi: di talento) nel posto giusto. Il che dovrebbe chiudere la discussione, a parer mio.
Ma, siccome si insiste oltre ogni ragionevolezza, vogliamo allora aggiungere, una volta di più, che se queste persone avessero ricevuto un trattamento di favore sarebbe solo una minima compensazione per il dolore sofferto?

Barbapapà ha detto...

Testa non solo fina, ma anche molto educata.

Carmen ha detto...

Ritorno dalle vacanze piena di energia e anche se il buon senso mi consiglia di chiuderla qua, insisto. Ho riletto il post e ho letto la lettera e capisco ancora meno. Il nostro anonimo amico gli riconosce talento ma la condizione di figlio di vittima di terrorismo è secondo lui la ragione principale per la visibilità ricevuta su Repubblica. Mah!

Carmen ha detto...

Dopo questa parentesi, ritorniamo alle nostre cose, Giorgio Bocca intervistato su Lettera 43, ha qualcosa da dire su Repubblica, su Ezio Mauro, su Scalfari e sulla messa in piega di Flebuccio.
Su una cosa non gli si può dare torto:
"Tutta la stampa sta diventando brutta, i quotidiani sembrano sempre più dei femminili: la pelle bella, il mangiare bene, il digerire bene."

Enrico Maria Porro ha detto...

Viva il Cagliari e abbasso i troll.

Occam ha detto...

@ Carmen delle 22.35
Grazie del suggerimento, intervista piena di notizie, lunghissima eppure con un solo refuso - mi sembra - e una frase che farà felici i Busiarda-boys:

_____
D. Mario Calabresi?
R. È un uomo in gamba. La Stampa mi piace, è il miglior giornale italiano al momento. E in genere, nei periodi difficili, è quello che si legge meglio: è sobrio, sceglie bene gli argomenti.

Anonimo ha detto...

Ah, quindi è questo ilcriterio con cui si fanno le assunzioni: le compensazioni per un lutto.
E io scusi?
Ha un padre ucciso dai terroristi?
No
Gambizzato?
No
Minacciato via volantino?
No
Almeno ferito sull'Italicus, piazza Fontana, stazione di Bologna?
No
E allora pussa via, brutto troll!