Si è chiuso il sondaggio PPR del mese di febbraio. Ecco le classifiche finali:
PPR+ (totale 49 voti):
1. Francesco Merlo - 18 voti
2. Gianni Mura - 13 voti
3. Ezio Mauro - 7 voti
4. Sebastiano Messina - 4 voti
4. Eugenio Scalfari - 4 voti
6. Michele Serra - 3 voti
Ecco il pezzo di Francesco Merlo
Grazie ad un poderoso rush finale il grande Francesco Merlo si è aggiudicato, per la seconda volta, l’ambito riconoscimento del PPR+ grazie al brillante commento sulla manifestazione antiberlusconiana svoltasi ad Arcore all’insegna dello sventolio delle mutande. Merlo, dopo aver stigmatizzato la violenza delle solite frange di estremisti e deplorato la volgarità di alcuni slogan, dispiega il proprio raffinato stile per decantare la mutanda quale “metafora di un paese impoverito”. “E alle mutande l'ha ridotta la crisi economica, la politica culturale, la politica estera, l'illegalità e l'abuso di Stato gestiti del puttaniere, da mutandofilo, dal premier "ciarumutanni" dicono i saggi siciliani, che vuole dire annusatore, odoratore e adoratore di indumenti intimi”.
Al secondo posto si è classificato l’amatissimo Gianni Mura con due splendidi articoli che ci hanno consentito di apprezzarne la passione civile (la battaglia contro la privatizzazione dell’acqua) e la passione sportiva (la celebrazione dei novant’anni di Alfredo Martini).
Chiude il podio il Diretùr, ancora una volta implacabile critico della politica del Governo al quale deve rammentare il dovere dell’Occidente, di cui l’Italia fa ancora parte, nella vicenda libica: stare dalla parte dei popoli quando possono riconquistare la loro libertà.
Al quarto posto, ex-aequo, Sebastiano Messina e Eugenio Scalfari.
Messina si è fatto apprezzare per l’ironico racconto di una delle tante genuflessioni del TG1 al cospetto del Premier. Un’intervista in apertura del telegiornale della sera senza alcuna domanda sulle questioni spinose del momento, ma carica di preziosi assist per i consueti monologhi propagandistici del Cav.. Roba da rimpiangere i telegiornali dell’era Breznev come esempi di “indipendenza, autonomia e spirito critico”.
Il Fundador si è invece occupato di esaminare la strombazzata azione di rilancio dell’economia studiata dal Governo e risoltasi ad oggi in un nulla di fatto. Come puntualmente pronosticato da Scalfari in questo editoriale.
Completa la classifica Michele Serra con un’amara Amaca sulla possibile conclusione dell’era berlusconiana per mano giudiziaria e la constatazione che, se mai dovesse avvenire, lascerebbe tutti sconfitti, compresi coloro che lo hanno avversato, incapaci di “smontare il potere delirante di un uomo solo”.
PPR- (totale 26 voti):
1. Emilio Randacio - 8 voti
2. Federico Rampini - 6 voti
3. Gino Castaldo - 5 voti
3. Vera Schiavazzi - 5 voti
5. Marina Cavallieri - 2 voti
Ecco il pezzo di Emilio Randacio
Ancora una volta sugli scudi del PPR- la sezione politica del giornale con l’ennesimo inutile articolo sulle intercettazioni delle frequentatrici del Bunga Bunga di cui Emilio Randacio ha riportato le lamentele per le loro faticose corveé nelle “eleganti” serate trascorse ad Arcore. Valore aggiunto? Zero.
Il temibile virus dell’effimero ha nuovamente colpito Federico Rampini, pizzicato a sprecare inchiostro per un articolo sull’aggressività dei pedoni newyorchesi. Nessuna attenuante per la fonte di provenienza della “notizia”: il prestigioso Wall Street Journal.
Al terzo posto, ex-aequo, una new entry, Gino Castaldo, e la veterana Vera Schiavazzi. L’esperto musicale ha sorpreso tutti per una inopinata deviazione politica (un suggerimento alla derelitta sinistra a puntare sulle emozioni) nel commento finale al Festival di Sanremo. Dai feticisti un solo accorato suggerimento: occupati di musica, Gino!
La Schiavazzi invece si è distinta per un articolo sui problemi dei bimbi troppo intelligenti, facili alla distrazione per la semplicità dei programmi scolastici. E occuparsi invece della noiosa normalità dei problemi più diffusi?
Chiude la classifica Marina Cavallieri con un superfluo articolo su una nuova presunta tendenza che sta prendendo piede negli States (e ti pareva!): il libero amore! Basta!
Non dimenticate di proporre le candidature per il mese in corso scrivendo a enricoporrochiocciolafastwebnet.it oppure segnalando direttamente in un post (anche se OT, non preoccupatevi) l’articolo che ritenete meritevole di una menzione, positiva o negativa che sia.
Si ringrazia Barbapapà per la collaborazione.
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