domenica 1 maggio 2011

Michele Serra denuncia la melassa delle nozze reali. La stessa melassa in cui è scivolata Repubblica.

Ieri, nella sua Amaca (sotto), Michele Serra raccontava la nausea che lo ha colto ieri mentre era in macchina e dalla radio arrivavano solamente notizie sul matrimonio di William e Kate.


Michele però probabilmente non sapeva che il giornale su cui scrive avrebbe dedicato ben cinque pagine all'evento (sotto), compreso il titolone in prima pagina.
E' la melassa, Michele, e tu non ci puoi fare niente, niente.



6 commenti:

Fabio P ha detto...

Voglio sperare che qualcuno però parli della melassa che sarà sparsa anche oggi per la beatificazione del Wojtyla, altro evento mediatico globale che si merita uno stentoreo "E chi se ne frega"

la francesina ha detto...

Sarà eletto : evento dell'anno, vedrai ;)
Un po' d'amore in questo mondo orrendo...
Adesso queste nozze (anche se "melassa") appartengono al passato, dobbiamo guardare avanti: il divorzio? no, scherzo.

Carmen ha detto...

Mi unisco a Michele, ho fatto una tale indigestione delle nozze reali che non voglio vedere una testa coronata per un mese almeno.
Conosco persino la dieta che segue la signora Middleton e i pareri, ovviamente divisi, degli esperti al riguardo.
Ormai i reali di Europa non sono che una soap opera e non delle migliori (il matrimonio di Ridge e Brooke sulla spiaggia resta insuperato).

La nostra aristocrazia ecclesiastica alimenta meno il gossip ma, ahimè, la sua influenza sulla società è assai maggiore.

Platon ha detto...

Che si abbia o no la fede, Wojtyla resta una delle figure più importanti dei nostri tempi: liquidare la sua beatificazione con uno stentoreo chissenefrega ed equipararla ad un evento puramente mediatico come il matrimonio dei principini inglesi mi pare superficiale.

Fabio P ha detto...

Uno conto è riconoscere l'importanza storica della figura del Wojtyla. Un altro prendere un cadavere, tirarlo fuori dalla fossa, metterlo in piazza e dire: guardate, questo qui, bell'e che morto com'è, fa guarire la gente: adesso lo facciamo beato.
Ma anche sorvolando sulla boccalonaggine medievale di tutta questa faccenda, non si capisce perchè in pieno 2011 ore e ore di televisione e di radio debbano essere immolate a questa faccenda. Me ne fregavo del Wojtyla vivo, sai quando me ne frega del Wojtyla morto. E penso che lo stesso valga per moltissimi altri italiani
(o, per parafrasare Altan: "Prima me ne fottevo di Wojtyla, adesso me ne fotto di Ratzinger. So' il vero latin lover")

Platon ha detto...

Insomma, ci sono persone ancora legate a riti medioevali e moltissimi altri italiani, invece, che sono al passo coi tempi e hanno chiaro ciò su cui l'umanità si interroga da millenni. Naturalmente tu stai dalla parte giusta.
Insisto: mi pare una tesi superficiale.
P.S.: visto che ne abusi, ti ricordo che "me ne frego" era espressione molto usata dal Benito.