LA REUNIO - Lunedì 9 maggio 2011 (durata 9'50")
Berlusconi nei titoli: sì.
La Reunio del lunedì è sempre particolarmente affollata, ma come se non bastasse - mentre il Diretùr saluta il suo dirimpettaio - Gregorio Botta è in piedi, di spalle e conversa al cellulare, quindi - per effetto del montaggio – gironzola andando a reimpossessarsi del telefonino che aveva affidato a Valentina Desalvo.
Allo 0'39” riprende poi posto accanto ad Angelo Rinaldi che è immerso nella feticistica lettura di Repubblica.
La panoramica dell'1'32” va a beneficio di un elegante signore brizzolato (Rastignac, pensaci tu. Grazie), Vanna Vannuccini nascosta da vistosi occhialoni da sole e un'altra distinta signora con pashmina grigia.
Il Diretùr, intanto, parla di “empito rivoluzionario” di B. e di “cifra populista” dello stesso B. il quale partecipa, a Milano, alla consueta puntata del “processo del lunedì”. Per questo motivo Claudio Tito viene subito chiamato in causa (1'57”). E noi chiamiamo in causa il buon Rastignac oppure Vecchio Lupo per individuare l'uomo con la barba bianca dietro Tito.
La telecamera inquadra, al 2'03”, un curioso biglietto alla destra del Diretùr: MORO/R/B ci sembra di leggere. Enigmatico.
Agli esteri Lucio Luca riferisce del racconto di Obama sull'uccisione di bin Laden, dietro di lui, di Luca naturalmente, c'è allo stesso posto di Giuseppe Cerasa una persona che sembra quasi il gemello (2'43”) e che non riesce a frenare la propria impazienza. Dapprima getta un'occhiata all'orologio, poi afferra il cellulare, pigia alcuni tasti e lo rimette sul ripiano. Chi starà aspettando?
Ma al 3'42” l'arcano si svela. Dal nulla si materializza un disinvolto messo in t-shirt e gli consegna un foglio.
Il lunedì è anche il classico giorno dedicato al “bar dello sport”, però oggi è diverso. Al tavolo redazionale ne riferisce un impeccabile Francesco Fasiolo, spaziando dal campionato di calcio che ha assegnato lo scudetto al Milan, agli Internazionali di tennis di Roma fino al Giro d'Italia appena iniziato.
Al telefono, invece, Giancarlo Luzi ha contattato Stefano Zaino per un'ulteriore appendice calcistica: il drammatico – come lo definisce – derby di Genova che ha precipitato la Sampdoria, nell'arco di un anno, dall'Europa alla quasi certa serie B.
E a pesare – crediamo – non sarà tanto il declassamento, quanto il ridimensionamento economico che una squadra subisce retrocedendo. Perché ormai si ragiona solo in termini di bacini di utenza e il discorso sportivo è un dettaglio. Poveri noi, come commenterebbe l'immenso Gianni Mura (che attendiamo almeno al telefono).
Al 6'38”, nella più bella zona della redazione (dopo la stanza del Diretùr, come è stato osservato), Luzi conversa con Vanna Vannuccini, una delle firme storiche de “la Repubblica”.
L'inquadratura iniziale è bellissima per noi che collezioniamo foto di librerie e ne restiamo incantati.
Ma non al punto da dimenticarci di lasciare la rosa alla carriera a Vanna Vannuccini.
Visto, si stampi.
Frank
5 commenti:
In ordine di apparizione: Attilio Giordano, responsabile del Venerdì, Elena Polidori, inviata d'economia, Mauro Piccoli, pensionato-collaboratore, ex caporedattore del Domenicale e prima ex capo degli interni. Il signore che mostra l'orologio è tagliato a metà e quindi non riesco a riconoscerlo...sorry, Rastignac
@Presenze di notevole spessore, dunque.
Molte grazie, Rastignac.
Grazie Rastignac.
Tra l'altro, Elena Polidori, ricordiamolo, è la moglie del mitologico Ceccarelli.
Colpisce sempre, comunque, la media d'età di chi lavora a Repubblica: molti pensionati o in età da pensione... non ricordo trentenni immortalati nelle riunioni.
Del reso, il giornalismo è mestiere che non logora, spesso.
@esaù, allora Fasiolo "sembra" giovane?
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