giovedì 26 maggio 2011

Vita di redazione (119). E al minuto nove, ecco il primo starnuto ufficiale della Reunio.

LA REUNIO - Mercoledì 25 maggio 2011
B. nei titoli: sì.
Durata: 16'31”.

Il caos è ormai consueto all'inizio della Reunio, ma quando l'andirivieni si esaurisce notiamo addirittura quattro donne (due more e due bionde) sedute attorno al tavolo-che-conta. In seguito ne scopriremo un'altra. Spiccano i biondi e lunghi capelli di Stefania Di Lellis che s'intonano con la sua giacca color panna.


0'35”. Dall'angolo del coffee break spunta la caraffa del caffè meno vuota del solito e il cartoccio di cornetti che sembra appena aperto.


All'1'01”, mentre il Diretùr parla di “petardi bagnati” arriva un messaggino sul cellulare di qualcuno.

Il Diretùr, in camicia a righe, imitato dal vice-diretùr Gregorio Botta e da Marco Patucchi, parla di campagna elettorale e di “mezzi impropri che statuiscono un suo (di B. ndF) privilegio e una condizione di diseguaglianza nei confronti dei cittadini”.

2'17”. Nuova figurina, di classe ci sembra. Una signora vestita con gusto, ma perplessa mentre assaggia la stanghetta dei suoi bianchi occhiali. Che intervenga il Trio Meraviglia per trarci d'imbarazzo. Grazie.


3'24”. Altra nuova figurina. Chi mai sarà questa signora pensierosa con occhiali sollevati sulla fronte?


4'06”. Civettuolo braccialetto al polso della misteriosa signora dai bianchi occhiali. Anello con pietra viola e orecchini abbinati.

Prosegue il Diretùr: “come dice Miriam (Mafai ndF) nel pezzo di oggi.

5'35”. Valentina Desalvo sfoglia distrattamente una rivista. Squillo un pendolo(?) e poi ancora un messaggino forse sullo stesso cellulare di prima. Il bip è però identico.

7'00”. Non riusciamo a capire quale giornale abbia così spaginato Valentina Desalvo. Potrebbe essere “Avvenire”.

Carlo Chianura, caposervizio di politica, osserva che B. registrerà “Porta a porta” alle 18:30” e infatti il Diretùr telefona per prenotare un posto in prima fila, come l'abbonato Rai (8'34”).

9'42”. Il Diretùr ha prenotato il suo posto e riattacca il telefono, mentre il vice-diretùr Dario Cresto-Dina è impegnato col suo cellulare.

10'43”. Scambio di affettuosità e di microfono tra Carlo Chianura e Marco Patucchi, mentre Stefania Di Lellis si accomoda meglio sulla poltrona.


Clotilde Veltri indossa un'originale collana a piastre ovali metalliche: 11'04”.

11'45”. Il Diretùr osserva Valentina Desalvo e le chiede dove sia il ventaglio che agitava ieri.

Gli highlights.

1'08”. Silvia Bernasconi, signora in rosso, Aldo Balzanelli con la cravatta color ocra e Rossana Giorgetti feticista con stile.


1'12”. Zona “pozzetto” giornali. Facile scoprire l'intruso: “Libero” (non si sa da cosa). La temperatura dev'essere scesa, perché la “sventagliante” Valentina Desalvo di ieri, oggi indossa una giacca più pesante.

5'52”. Intenso primo piano del sempre attento ed elegante Marco Patucchi.

Il Diretùr è pieno di adrenalina. “I gay addirittura evocati per far paura. Non si capisce a chi. In una grande capitale europea come Milano si evocano i gay come spettri”. E il Diretùr furioso urta perfino il microfono nello slancio (6'21”).


Poi appena un po' placatosi, insiste: “A me veniva in mente quella che Gramsci chiamava la “plebe borghese”.

7'14”. Giancarlo Luzi, che sta sempre in piedi, è insolitamente seduto proprio accanto al tavolo della prima colazione e tiene d'occhio i cornetti, forse al cioccolato. Curiosa, poi, la sincronia di gesti tra lui e il vice-diretùr Dario Cresto-Dina.


Giancarlo Luzi, in un angolo della redazione s'intrattiene (12'35”) con Attilio Bolzoni, abbronzatissimo come un vecchio lupo di mare che racconta come si svolge il traffico di esseri umani. Un piacere ascoltarlo.


La conclusiva telefonata è con Marco Mensurati, inviato a Montecarlo in occasione del classico Gran Premio di Formula 1.

Il montatore della Reunio ci regala, dopo il primo piano della deskista mora Monica Rubino, il primo piano della deskista bionda. Come si chiama ce lo dirà il Trio Meraviglia (nota del FS).


La rosa del giorno.

9'26”. Uno, due e tre sono gli starnuti che scuotono la signora con i bianchi occhiali in mano e medaglia al collo.


Al 9'41” torna a succhiare la “zuccherosa” stanghetta degli occhiali.


Visto, si stampi.

Frank

20 commenti:

Uccio ha detto...

Carissimo Supremo, a 21 anni non sono in grado di capire il senso del Bucchi di oggi (Mercoledì). Potete spiegare? Grazie.

Anonimo ha detto...

Caro Frank, siamo alla ripetizione dei nomi per molte delle signore! Chiappini (occhiali bianchi) e Menichini, proprio non ti garbano!!
L'ultima biondina è una collaboratrice "grintosa" ma di contenuti leggeri, Sara Ficocelli(almeno di profilo mi pare lei).
Rastignac

Frank57 ha detto...

@Rastignac, hai ragione, ma spiego. Il mimetismo delle signore identificate disorienta. Per dire: la Chiappini l'avevo "conosciuta" nella redazione di "Viaggi" con un abito stampato molto estivo. Il volto di ieri non mi pareva nuovo, ma non avevo il tempo per risalire ed identificare. Anche per il FS il volto non era nuovo.
La Menichini, per la quale avevo ottenuto conferma sulla parentela col direttore di "Europa" (e già "manifesto") indossava - se non ricordo male - anche lei nella prima apparizione una giacca rossa ed era in seconda fila, un po' defilata. Non senolice poterla memorizzare.
Detto ciò grazie per il tuo contributo :-)

Enrico Maria Porro ha detto...

@rastignac: il fatto è che la recensione della reunio io e frank la confezioniamo a notte fonda e quindi il livello di lucidità a volte va a farsi fottere.

in ogni caso grazie mille come sempre per i tuoi preziosismi.

Enrico Maria Porro ha detto...

@uccio: dammi il tempo di andarmela a rivedere.

Barbapapà ha detto...

Caro Rastignac,
noto con piacere che ti stai dedicando con passione e impegno a svelare le identità dei presenti alla Reunio, soddisfacendo così le nostre feticistiche curiosità.
Noto però con dispiacere che da qualche tempo stai mancando, invece, a dare il tuo prezioso contributo alle discussioni sui contenuti giornalistici (non di rado deboli, per non dire inesistenti).
Poiché questo è ciò che ci interessa di più ti esorto caldamente a farti vivo anche quando si parla della fattura del giornale. Non credo che ti inibisca la possibile conoscenza delle persone di volta in volta citate.

Frank57 ha detto...

Concordo con Barbapapà e mi unisco alla sua sollecitazione, ringraziando in anticipo.

Anonimo ha detto...

Avete ragione, ma ci sono momenti di stanca, nella vita....oltretutto, lo dico con rammarico, il giornale non mi appassiona piu' tanto, sara' che fuori c'e' il mondo e dentro le stanze ce n'e' sempre meno......e sara' pure che dalla tastiera mi sono sparite le vocali accentate!!!!!Rastignac

Enrico Maria Porro ha detto...

@Rastignac: sbaglio o Sara Ficocelli era nella sestina dei PPR- di aprile?

Frank57 ha detto...

"Fuori c'e' il mondo e dentro le stanze ce n'e' sempre meno".
Enrico, io su questa affermazione ci farei un post per aprire una discussione. La finzione nelle stanze trova la sua apoteosi perfetta nella Reunio.
Da qui si potrebbe partire.

Barbapapà ha detto...

Concordo con Frank. Anche perché se nelle stanze c'è poca vita, è difficile che poi magicamente emerga dalle pagine del giornale...

Riguardo alla Ficocelli (seconda al PPR- di marzo), la sua specializzazione sui contenuti leggeri (eufemismo) le è stata imposta o lei ha una naturale inclinazione verso di essi?
Non capisco poi perché a Repubblica siano in prevalenza le donne ad essere comandate alla corvée dell'aria fritta (costume, società, stili di vita, attualità).

Uccio ha detto...

Torno a chiedere lumi sul Bucchi di ieri Mercoledi, 25. Pleeease.

Vautrin ha detto...

La Ficocelli è ovviamente costretta, uno si fa il suo orticello e poi se lo coltiva... pazienza se l'orticello è di rave e non di pomodori di pachino

Anonimo ha detto...

Caro Barbapapà, la corvée dell'aria fritta è, per assioma, femminile: quella maschile si nasconde meglio (vedi alcuni pezzi di Franceschini, o di Aquaro, comunque quasi sempre corrispondenti. Forse se arrivano dall'estero sembrano meno inutili...). Quella femminile invece è quasi sempre gridata: come ci si veste in ufficio, come sono belle le panchine di Parigi, meglio la frittata o le uova sode e chi più ne ha ......
Diciamo che anche il caporedattore, di qualsiasi settore, ha qualche remora a chiedere un pezzo sulle scarpe a punta ad un maschietto; chi fa ancora resistenza sui temi futili sono le "anziane" rimaste (cioé quasi nessuna) che comunque protestavano anche prima. Penso all'inviata di sport per eccellenza che alla fine veniva lasciata da parte perché, secondo il capo della cronaca, protestava e contestava l'inutilità di certi servizi che poi comunque facevano altri. E spesso erano servizi che altre firme, maschili, avevano già rifiutato....
Quelle tristesse!
Rastignac

Enrico Maria Porro ha detto...

vautrin affilatissimo.

rastignac esaurientissimo.

e a uccio disperatissimo dico: secondo me bucchi voleva dirci che la questione nucleare è trattata alla stregua di un gioco da giullari.

Barbapapà ha detto...

Grazie Rastignac.
Bella la distinzione tra aria fritta maschile e femminile.
Vorrei aggiungere, ottimisticamente (o, forse, ingenuamente), che se i corrispondenti esteri dessero l'esempio bandendo il sovrabbondante superfluo dai loro articoli forse vi sarebbero meno tentazioni nelle sezioni più vulnerabili al virus dell'aria fritta.
O c'è realmente la convinzione al vertice del giornale che questa montagna di effimero sia desiderata dai lettori?

A me comunque continua a non sembrare naturale l'assegnazione alle donne di tutti questi temi frivoli.

Anonimo ha detto...

Amici, non me ne vogliate :).... ma le "recensioni delle reunio", secondo me, stanno diventando stucchevoli. Da "feticisti di Repubblica" stiamo diventando "voyeuristi di Repubblica". Ha senso vivisezionare giorno per giorno la sceneggiata di aria fritta con altra aria fritta? Se un giornalista sternuta o si soffia il naso? All'inizio poteva essere divertente, ora sta diventando, mi pare, uno stanco rituale, senza nulla togliere al valoroso Frank che si impegna diuturnamente nella minuziosa analisi. Altro dovrebbe essere, secondo me, il ruolo di noi lettori. Qualcuno forse ricorderà che, quando il blog era agli inizi, insistetti per non limitarci a fare i puntigliosi correttori di bozze alla caccia di refusi. Allo stesso modo, oggi, spiare dal buco della serratura i giornalisti impegnati nella riunione per vedere se hanno la cravatta storta o si mettono le dita nel naso mi sembra abbastanza avvilente. Dobbiamo (dovremmo) discutere più dei contenuti del giornale che non della fuffa. Altrimenti con che diritto pretendiamo di criticare poi la fuffa altrui? Ugh, ho detto. Mirate al petto :)

Enrico Maria Porro ha detto...

Aghost, grazie per il commento. Come sai, questo blog è democratico e quindi accettiamo di tutto: critiche ed elogi. Detto questo non mi sento di condividere in pieno quanto scrivi. Le recensioni delle Reunio sono un diversivo simpatico che secondo me non guasta nell’economia generale del blog. Poi uno è libero di leggerle o meno. Le statistiche di accesso a PPR dicono che le recensioni della Reunio sono tra le pagine più viste dai navigatori e questo dato mi conforta e mi dice che, tutto sommato, la morbosità e la curiosità di leggerle sono condivise dalla maggior parte dei pipierrini. Tu parli giustamente di voyeurismo. Ma voyeurismo non è forse sinonimo di feticismo? Un po’ si dai. E poi quando dici che guardiamo dal buco della serratura dici una cosa non vera: la porta della reunio è spalancata e tutti vi possono accedere, sono due cose diverse. E’ repubblica stessa che decide di farsi guardare dall’esterno. E noi, da buoni feticisti/voyeurismi, ne approfittiamo. Con leggerezza e simpatia.

Barbapapà ha detto...

Aghost, è sempre un piacere leggerti, anche se stai diventando terribilmente pigro.

Sai bene, perché ne discutemmo agli albori, che la sceneggiata quotidiana in sé è assolutamente inutile, se non per dare un volto alle firme. Personalmente non la guardo da tempo immemorabile perché mi annoia.
La Reunio, invece, ha il merito di umanizzare i protagonisti, grazie anche a quello sguardo leggero e ironico che il grande MUDD ha impresso alla rubrica e che l’ottimo Frank, coadiuvato dal FS, ha ripreso mirabilmente.
Io la leggo sempre con piacere, soprattutto perché, come osserva giustamente il Feticista Supremo, rappresenta un “diversivo simpatico” in un blog che non fa di certo mancare le note critiche sulla fattura del giornale.
Detto questo, probabilmente si può alleggerire il commento di qualche notazione marginale, tipo tizio che beve l’acqua o caio che si rassetta i capelli.

Anonimo ha detto...

si lo ammetto, sono diventato pigro... sapete com'è, si va a periodi :)