mercoledì 29 giugno 2011

Endorsement contrastanti in attesa del Diretur.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro FS,
ho letto con interesse questo pugnace e sagace articolo sul Fatto Quotidiano che riguarda da vicino il nostro beneamato giornale.
Certo che dal Giornale a Libero a Il Foglio a Il Fatto Quotidiano ... se non ci fosse Rep :-)

Saluti Kriss

5 commenti:

Simona ha detto...

Sul Fatto ho commentato che Repubblica non è solo l'ossessione di Cicchitto. Certo da un giornalista che di cognome fa Feltri.....

kriss ha detto...

parente? Perchè c'è amche un Mattia Feltri che scrive sulla Busiarda... tutti omonimi è un caso di nepotismo brulicante?

simona ha detto...

Se è parente non saprei, ma ...un cognome un programma....:))

Barbapapà ha detto...

L'articolo del Fatto Quotidiano citato da Kriss non è né pugnace né sagace. E' solo malevolo perché ha piegato la lettura dei due articoli di Giannini e Scalfari al proprio interesse. Ovvero quello di un giornale che deve dimostrare al lettorato di sinistra di essere l'unico avversario duro e puro che combatte Berlusconi e la sua cricca, sempre e comunque.

L'articolo di Giannini riportava evidentemente il punto di vista di Tremonti (che rappresenta l’ossatura di tutte le affermazioni riportate), senza sposarne affatto le finalità.
La chiusura dell'articolo recita inequivocabilmente:
"Ma forse il problema, nella partita sulla Banca d'Italia, sta proprio in questa lettura politica della storia repubblicana. La Banca d'Italia «ausiliaria» del governo: ammesso che lo sia mai stata, non è un bene che lo diventi.".

Quindi, il giudizio di Giannini sull'obiettivo finale di Tremonti è assolutamente in linea con il pensiero espresso con forza da Scalfari (come fa sempre quando si parla di Bankitalia). Non c’è quindi neanche bisogno di un intervento del Diretùr perché la linea del giornale è chiara e coerente al riguardo.
Oltretutto, non c’è alcuna deriva tremontiana a Repubblica aldilà della convinzione che, pur di voltare definitivamente pagina, un governo di larghe intese con Tremonti sarebbe il male minore.
Chi ha memoria delle analisi che Giannini stesso ha dedicato nel tempo alla politica economica di Tremonti sa bene che il nostro non ha mai lesinato le critiche al ministro dell'Economia, reiterate anche in qualche puntata di Annozero. Giannini, pur rendendo merito alla scelta di blindare i conti pubblici (non ovvia dati i trascorsi di Tremonti, come ha ricordato Scalfari nell'editoriale di due settimane fa), ha sempre criticato l'assenza di politiche di sostegno allo sviluppo dell'economia che, guardacaso, è oggi l'elemento che maggiormente preoccupa le agenzie internazionali di rating. E, ancora oggi, ha valutato negativamente la manovra di correzione dei conti pubblici, definendola una “legge-truffa”.

Per finire, il giornalista del Fatto ha anche letto male l'articolo perché la famosa battuta rivolta a Grilli ("Governatore, come stai?) l'avrebbe pronunciata, secondo Giannini, Berlusconi, non Tremonti.

Riguardo alle parentele, Mattia è figlio di Vittorio. Di questo Stefano non saprei dire.

Peppe ha detto...

Via Dago, Paolo Panerai su MF-Milano Finanza ha da dire la sua sul Fundador:

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/articolo-27277.htm