martedì 21 giugno 2011

Il tradimento di Peppino.


Segnalo questa clamorosa notizia, sfuggita completamente ai nostri radar.
Che Peppino Turani fosse oramai ai margini del giornale lo si era purtroppo capito da tempo e che ci fosse qualcosa di anomalo era chiaro (sparite in silenzio la rubrica domenicale Economia e Politica e la rubrica quotidiana l'Ottovolante). Che però tradisse per passare al Quotidiano Nazionale era veramente impensabile. Che tristezza!
Chissà cosa ne avrà pensato Scalfari.

Barbapapà

9 commenti:

Frank57 ha detto...

Purtroppo quando l'età avanza ci si comporta come gli elefanti che abbandonano il branco e vanno lontano da soli. Davvero triste il declino di Turani che presenta analogie inquietanti con quello di Pansa.

nonunacosaseria ha detto...

ormai da anni turani aveva diminuito notevolmente la qualità dei propri servizi.

Barbapapà ha detto...

Non accade mai, ma questa volta non sono d'accordo con te, Nonunacosaseria.

Turani ha sempre avuto una grande capacità di comunicare al lettore medio, in maniera semplice e comprensibile, le complesse dinamiche macro e microeconomiche. La rubrica domenicale, in tal senso, era apprezzabile per il tentativo di dare con continuità informazioni sull'evoluzione dello scenario economico sia globale che italiano.
Certo, a volte si sbilanciava con messaggi forti, un po' messianici tipo: crolli/rialzi alle porte, ma rimaneva un momento informativo utile. Anche perché Turani scriveva facendo sempre riferimento alle analisi dei più importanti centri di ricerca economici e delle principali banche d'affari.

Fabio V. ha detto...

Io ricordo un editoriale di Turani su Affari & Finanza in cui scriveva che l'Italia doveva osare e puntare ad una crescita del 4% perché c'erano le condizioni economiche e finanziarie perché ciò accadesse.

Solo che eravamo alla vigilia del tracollo Bear Stearns e Lehman brothers.

Ho conservato quell'editoriale perché mi ricorda la rubrica "Ipse dixit" di Mai dire gol.

Enrico Maria Porro ha detto...

grande fabio . ciao!

nonunacosaseria ha detto...

@ Barbapapà

Turani AVEVA una grande capacità di comunicare al lettore medio in maniera semplice e comprensibile. negli ultimi anni la semplicità era diventata semplicismo, la comprensibilità si era trasformata in banalità: hai letto i suoi pezzi - sempre lo stesso, più o meno ricicciato - sui sistemi operativi windows?
quanto ai crolli/rialzi alle porte: al di là dell'osservazione di Fabio V., a me da una quindicina d'anni a questa parte ha dato l'impressione che fossero crolli e rialzi legati soprattutto alla congiuntura politico-elettorale italiana.

Barbapapà ha detto...

Nonunacosaseria, non mi riferivo ai pezzi “tecnologici” di Turani, che mi hanno sempre interessato poco, ma alla rubrica domenicale che, secondo me, semplificava senza banalizzare.
Anche perché i suoi "collaboratori" (non voglio dire ghost-writer, come ebbe a scrivere tempo fa il buon Vecchio Lupo) erano gente del mestiere.
Ribadisco la mia convinzione che Turani ha assolto bene il suo ruolo di informatore economico per un lettorato medio.
Che invece i riferimenti alle dinamiche economiche interne fossero a volte condizionati dal "bias" politico non lo contesto.

Poi, riguardo alle previsioni sballate (a me note, come ricordavo in precedenza), potrei citare il grande Rino Tommasi che dice sempre che le previsioni le sbaglia solo chi le fa.
O, per rimanere in tema, ricordare il premio Nobel Paul Samuelson che amava dire che “gli economisti hanno previsto correttamente 5 delle ultime 9 recessioni”.

Barbapapà ha detto...

Solo ora mi accorgo di aver riportato male la celebre frase di Samuelson, ovvero "gli economisti hanno previsto correttamente 9 delle ultime 5 recessioni".
Chiedo venia.

Enrico Maria Porro ha detto...

sei perdonato.