Ci segnalano questo post apparso su Wittgenstein, il blog di Luca Sofri:
Festa della RepubblicaQui potete leggere i commenti al post.
Una rappresentazione esemplare della totale alienazione di giudizio su tutto ciò che riguarda Berlusconi è data oggi dall’ampio spazio che un giornale che si vorrebbe progressista e democratico come Repubblica dà all’indignazione perché il PresdelCons ieri ha toccato un braccio al re di Spagna. Non solo c’è una pagina che sottolinea la “gaffe”, ma anche il bravo Corrado Augias fa convergere il suo fastidio per Berlusconi su una protesta per tanto efferato gesto.
“Non si toccano i re” è il solido principio morale rivendicato da un giornale di sinistra (è facile immaginare l’indulgenza celebrativa della simpatica rottura del protocollo che avrebbe accolto analogo gesto da parte di Napolitano o Prodi): e pur di convincere i suoi lettori – che ci cascano davvero? – della gravità dei comportamenti berlusconiani, si decide di aderire persino a un’idea di intoccabile divinità del monarca drammaticamente infranta dal nostro PresdelCons.
Eravamo già diventati sinistra bigotta quando abbiamo deciso di acclamare con entusiasmo tutte le “ingerenze” ecclesiastiche di critica al governo, siamo da tempo sinistra provinciale nel sottolineare con entusiasmo ogni superficiale e ignorante perplessità straniera per lo stesso governo, adesso diventiamo anche sinistra monarchica se si può arruolare un re di Spagna (che peraltro di essere toccato da Berlusconi credo se ne freghi bellamente). Chissà quanto spazio resta per una capacità di giudizio propria, indipendente e di sinistra. Che in questo caso dovrebbe dire, alla livornese: “ti posso toccare? Mattilèvi…”.
2 commenti:
Geniale post di Luca Sofri.
Vorrei leggere Repubblica il giorno dopo in cui Pertini prese Juan Carlos a braccetto
Confesso di aver pensato la stessa cosa di Sofri... chissenefrega se i re non si possono toccare? Siamo nel Medioevo?
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